Terminata da poche ore, la Final Four di Champions League giocata al PalaVerde di Treviso non ha mancato di regalare spettacolo e volley di primissimo livello mondiale. Sul parquet veneto hanno infatti sfilato le migliori giocatrici del mondo, grazie soprattutto alle due squadre turche - Eczacibasi e Vakifbank -, vere corazzate di ferro oltre che team da esibizione dal budget infinito. Il podio ha visto salire sul terzo gradino l’Eczacibasi Istanbul, campione del Mondo in carica, capace di sconfiggere la Dinamo Mosca, quarta classificata. È forse la squadra di Barbolini quella a deludere maggiormente le aspettative, vista la caratura dei nomi a disposizione dell’ex ct della nazionale italiana. L’argento è andato all’Imoco Conegliano grazie a una sorprendente semifinale sopra le righe contro la squadra russa; campione d’Europa è invece, per la terza volta, il Vakifbank di Guidetti, che continua a dimostrarsi il tecnico italiano più vincente degli ultimi anni. A vincere, inoltre, è stata anche l’organizzazione della Final Four, affidata per il secondo anno consecutivo a una società italiana. Come un anno fa a Montichiari, anche a Treviso non è mancato il grande pubblico: quasi cinquemila le persone presenti al PalaVerde in una bolgia di colori e sano tifo, da fare invidia a qualsiasi sport. 

Statistiche alla mano, noi di Vavel siamo pronti a dare un voto alla prestazione delle giocatrici che si sono contese la finale, in una scala che parte dal 5 di Costagrande e arriva fino al 10 e lode dell’incredibile Zhu.

VAKIFBANK ISTANBUL - ÖRGE: il libero turco gestisce la partita con una prestazione di tutto rispetto. Su 18 ricezioni, infatti, il 72% sono state positive, il 39% perfette, solo 2 invece gli ace subiti. Non particolarmente probante la prova di domenica pomeriggio, la Örge dimostra comunque di essere al livello delle compagne: 7. ZHU: il posto 4 cinese continua imperterrita a dimostrare di essere una delle più forti al mondo nel suo ruolo. Il bagher non è dei migliori (su quattro ricezioni, solo il 25% sia di positiva sia di perfetta), ma è nella gestione dell’attacco, soprattutto di palla alta, che la Zhu si esalta. L’asiatica chiude con 19 punti su 33 palloni giocati, impeccabile: 10 e lode. AKMAN CALISKAN e RASIC: difficile valutare la prestazione delle due centrali del Vakif, poco coinvolte nel gioco a causa di una ricezione che non consente a Naz grandi varianti. Le due sono comunque abili a farsi trovare pronte nelle rare occasioni di gioco veloce, chiudendo il match rispettivamente a 5 e 4 punti. Non brillano neanche a muro (3 quelli di coppia), ma la prestazione è comunque soddisfacente: 6+. SLÖETJES: continua l’accoppiata vincente con Guidetti. Il tecnico italiano ha infatti creato una vera macchina vincente. L’olandese si fa valere anche in compagnia di due dei posti quattro più forti sul pianeta e i 14 punti finali lo dimostrano: 9. NAZ AYDEMIR: ennesima Final Four per la palleggiatrice turca, vera stella della propria nazionale. La ricezione è estremamente ballerina, ma questo non fa altro che esaltare le sue indubbie qualità. È vinto lo scontro con Skorupa: 8. HILL: se mettesse a posto la ricezione toglierebbe lo scettro a Zhu, invece, su 17 palle, ne riceve solo il 6% doppio più. Mette comunque una pezza in attacco, chiudendo con 11 punti: complementare. 9. GUIDETTI: non lo scopriamo oggi, ma questa ennesima Champions League corona una carriera - speriamo ancora lunga - sempre al top. Impeccabile. 10 e lode.

IMOCO CONEGLIANO - ORTOLANI: il capitano delle pantere, impiegato per i primi due set in posto 4, compensa con la grinta ciò che non riesce a esprimere nella parte sinistra della rete, ma è quando torna opposto a scatenarsi. I punti finali sono 12, la migliore tra le italiane insieme a De Gennaro: 8. ROBINSON: la tenuta in ricezione è buona (80% di positiva), ma è in attacco a essere poco spietata. Sette punti su 22 alzate sono veramente troppo pochi a questo livello. 6. FOLIE: poco presente in attacco (4/16), non riesce a farsi sentire neanche a muro. Nel campionato italiano spadroneggia, in Europa è ancora troppo poco. Brava comunque: 7. SKORUPA: privata del gioco al centro da una ricezione estremamente ballerina, non riesce a trovare le contromisure. 6-. DE GENNARO: il libero azzurro si carica sulle spalle gran parte della ricezione veneta e risponde con una buona prestazione: su 34 colpi realizza il 68% di positiva e il 32% di perfetta. Tanto basta per elevarsi a migliore nel fondamentale in una partita che ha dimostrato tutte le caratteristiche di una pallavolo 2.0 basata interamente sull’attacco. Bravissima Moky: 8. DANESI: a lei va l’incoraggiamento più grande. Catapultata dal Club Italia alla finale di Champions League in meno di un anno, Anna risponde presente con una prestazione non maiuscola, ma neanche da buttare, e con la soddisfazione di aver stampato a terra anche un muro. Coraggiosa: 7. COSTAGRANDE: Carolina non riesce a portare in campo la sua immensa esperienza. Chiamata a mettere una pezza a partire dal terzo set, regge ma non esalta in ricezione, mentre floppa in attacco: solo il 17%. 5. MAZZANTI: il nuovo ct della Nazionale Italiana non demerita in mezzo a due mostri sacri come Barbolini e Guidetti. L’inizio azzurro è quello giusto: 8.