Il sogno della Sir Safety Perugia di vincere la prima finale europea di volley maschile della sua storia, si è infranto purtroppo sul più bello. Al PalaLottomatica di Roma ha trionfato per la quinta volta (la terza consecutiva se si considerano i successi del 2015 e del 2016), lo Zenit Kazan. Da quanto si è visto in campo la formazione russa è stata un ostacolo insormontabile per gli umbri, pur se resta il rammarico di un secondo set giocato punto a punto e perso solo nel finale. Per il resto è stato un monologo russo.

La Sir Safety Perugia è stata mandata in campo da Lorenzo Bernardi con il seguente 6+1: in palleggio Luciano De Cecco, opposto Aleksandar Atanasijevic, centrali Simone Buti e Marko Podrascanin, schiacciatori Alexander Berger e Ivan Zaytsev, libero Andrea Bari. Lo Zenit Kazan di Vladimir Alekno ha risposto con: palleggiatore Butko, opposto Maxim Mikhailov, centrali Gutsalyuk e Volvich, schiacciatori Wilfredo Leon e Matt Anderson, libero Alexey Verbov. Il 14-25 con cui si è chiuso il primo set ha visto Perugia sprecare 3 punti di vantaggio sul 10-7

. Poi lo Zenit ha risolto tutto a suo favore con una battuta micidiale che ha fatto scricchiolare la ricezione umbra e con un muro invalicabile. Quando necessario in attacco ha fatto del male a Perugia Maxim Mikhailov e come se non bastasse i russi hanno difeso al limite dell'impossibile. Butko non ha servito neppure un primo tempo in questo parziale. Nel secondo set Perugia è rimasta in partita fino alle battute finali, grazie al gioco al centro con Buti e Podrascanin. E' stata una spina nel fiano per la formazione di Alekno anche Ivan Zaytsev. Lo Zenit però non si è lasciato intimidire, portandosi sullo 0-2. La formazione russa nel terzo set, come era già accaduto nel primo parziale, si è rivelata un autentico rullo compressore, costruendo l'allungo decisivo con la battuta. Sono stati 2 i turni al servizio che hanno letteralmente tagliato le gambe a Perugia. Il primo è stato quello di Wilfredo Leon, con 4 battute vincenti rivelatesi un tiro al bersaglio su Alexander Berger, autore di ricezioni sciagurate. Poi sono arrivati i 3 servizi di fila di Maxim Mikhailov su Andrea Bari. Ha fatto male alla ricezione umbra pure Matt Anderson.

Il risultato finale non è stato quello che la Sir Safety Perugia avrebbe voluto, dopo il vittorioso derby italiano sulla Lube in semifinale, ma contro questo Zenit c'è stato ben poco da fare. Ci sarebbe forse voluta più calma in attacco e un lavoro più certosino sulle mani del muro. Purtroppo però al momento attuale questo Zenit Kazan è la migliore formazione del continente europeo a livello di club. La finale per il terzo posto è stata vinta dalla Lube Civitanova Marche per 3-1 sul Recycling Volley Berlino.

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Alessandro Brugnolo
Senza sport non so stare poichè per me rappresenta uno stile, una filosofia di vita.