Oberhof si tinge d'azzurro. L'Italia benedice il cambio di programma e issa il tricolore sul podio della sprint a tecnica libera. Federico Pellegrino chiude secondo alle spalle dello svedese Halfvarsson, mostrando fiducia e brillantezza. Come ampiamente discusso, il percorso iniziale del Tour de Ski prevedeva un inseguimento in alternato, ma le proibitive condizioni meteo hanno portato a una scelta conservativa e meno rischiosa. Manna per la nostra nazionale. Un piazzamento che sbiadisce il triste prologo e regala attimi di speranza attorno a un movimento da tempo in chiara difficoltà. A completare il podio è il leader di Coppa Sundby, mentre in finale torna a vedersi Northug, non spumeggiante nemmeno nella seconda tappa. Fuori in semifinale Legkov. Al comando della generale resta il canadese Harvey, sopresa d'esordio.

 

Podio a sorpresa anche nella gara femminile. La Erikson sfrutta materiali straordinari per regolare la tedesca Hermann e la norvegese Oestberg. La divina del fondo, Marit Bjoergen, chiude quinta. Applausi per la nostra Vuerich, brava a superare le insidie della qualificazione. Entrata tra le migliori trenta ha solcato l'ostacolo quarti, prima di arrendersi per la sfortunata rottura di un bastoncino. La principale avversaria di Bjoergen, in contumacia Kowalczyk, resta Therese Johaug. La piccola scandinava si è difesa in un format non gradito approdando alla semifinale.

 

Il prossimo appuntamento sarà ancora con una sprint a skating, il 31 dicembre a Lenzerheide. L'Italia attende e sogna. É già qualcosa.