A Khanty-Mansiysk va in scena l'ultima tappa di Coppa del Mondo e la gara d'apertura firma i primi verdetti. Il numero uno della Sprint è Martin Fourcade. Il transalpino conquista il terzo successo stagionale nel format, appaiando il campione del mondo J.Boe, e allunga ulteriormente nella generale sul russo Shipulin, oggi secondo. Fourcade e Shipulin mantengono un buon passo sugli sci e, a differenza del tedesco Doll, il più veloce in pista, mostrano freddezza e precisione al poligono. Per entrambi 10/10. L'errore in piedi costa a Benedikt Doll la vittoria. Terza piazza per il tedesco e ottima prova di squadra per la Germania che piazza nei primi 16 anche Peiffer, Kuehn, Boehm e Schempp. 

J.Boe sbaglia quattro volte, tre in piedi, ed è solo 68°. Quarta posizione, a tre decimi dal podio, per il lettone Rastorgujevs, quinto, con un errore, Nathan Smith. In casa Francia, da segnalare la buona prova di Simon Fourcade, 8°, e di Beatrix, 12°, pulito al tiro, ma non veloce sugli sci. A proposito di tiro, continua il momento d'oro di Bjoerndalen. Il fuoriclasse norvegese porta a scuola i più giovani colleghi, ma il passo non è più quello dei tempi d'oro e nell'ultima tornata manca l'acuto per le posizioni a ridosso di Fourcade. Chiude nono il pluridecorato Bjoerndalen, comunque nettamente davanti a Svendsen, un errore in piedi, e ai fratelli Boe. 

Altra prestazione deludente per l'Italia. Lukas Hofer parte forte sugli sci, confermando una condizione ritrovata almeno nella componente fondo, ma pecca due volte già a terra, precludendosi ogni possibilità di piazzamento. Nella sessione successiva arrivano altri due errori e di seguito la 57° posizione. Poco meglio Windisch, pulito a terra, ma falloso in piedi. 54° Dominik. 

Tornando al duello Fourcade - Shipulin, sono 102 i punti di vantaggio per il detentore della Coppa assoluta, quando mancano ormai solo Inseguimento e Mass al termine. 

VAVEL Logo
About the author
Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo