Kaisa Makarainen si impone nell'inseguimento femminile di Khanty Mansiysk, vincendo una delle gare più equilibrate della stagione. 
Complici anche condizioni al poligono particolarmente favorevoli, le atlete sbagliano pochissimo. 
All'uscita dell'ultima sessione si trovano addirittura in sei a giocarsi il successo: Wierer, Dorin, Soukalova, Preuss, Birkeland e Makarainen. 
La finlandese è quella che ha un passo superiore sugli sci e non perde tempo ad attaccare le rivali, staccandole nei primi metri dell'ultimo giro. 

Il vantaggio accumulato le consente di gestire le forze negli ultimi chilometri e di resistere al ritorno di Marie Dorin Habert, ottima seconda. 
Per Makarainen si tratta della diciannovesima vittoria in competizioni di primo livello, la seconda consecutiva dopo il successo nella sprint, dimostrando ancora una volta di gradire oltremodo il contesto di Khanty Mansiysk. 
Alle sue spalle si scatena un'autentica bagarre tra quattro atlete. 
Alla fine la spunta Marie Dorin (0+0+0+1), abile a staccare tutte sull'ultima salita prima del traguardo. 
Al terzo posto arriva una splendida Dorothea Wierer (0+0+1+0), che in volata ha la meglio su Soukalova e Preuss. 
L'atleta di Rasun Anterselva ottiene così il decimo podio stagionale, il quinto in un inseguimento, ovvero il format di gara che probabilmente più si addice alle sue caratteristiche. 
Il risultato odierno consente a Wierer di diventare la biathleta italiana con più podi in una singola stagione e di chiudere l'annata al terzo posto nella classifica generale. 

Numeri di assoluto rilievo per una ragazza costante dalla prima all'ultima gara dell'anno e capace di portarsi a casa anche la coppa di specialità dell'individuale ed una medaglia d'argento ai mondiali. 
Non le riesce, invece, l'assalto a Gabriela Soukalova nella classifica dell'inseguimento. 
Con il quarto posto odierno, infatti, la ceca realizza un doppio colpo: vince, infatti, sia la coppa di specialità dell'inseguimento che la Coppa del Mondo assoluta. 
L'unica biathleta ceca a vincere la sfera di cristallo era stata Jirina Pelcova nella stagione 1989-1990, sotto la bandiera della Cecoslovacchia. 
Soukalova corona così una stagione dalla continuità impressionante. Per avere un'idea della sua costanza di rendimento, basta ricordare che solamente una volta nel corso di questa stagione ha chiuso una gara fuori dalle prime dieci ed è avvenuto proprio ai mondiali di Oslo, rassegna che ha chiuso sfortunamente per lei senza neanche una medaglia al collo.
Ventunesima e ventisettesima rispettivamente Karin Oberhofer e Lisa Vittozzi, con la prima delle due che sarà al via, insieme a Wierer, della mass start, ovvero l'ultima competizione dell'anno che si disputerà domani.
 

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