Short Track, Torino 2017 - Arianna Fontana e una squadra

Arianna conquista il titolo all around e guida la staffetta, ma a splendere è l'intero comparto azzurro.

Short Track, Torino 2017 - Arianna Fontana e una squadra
Short Track, Torino 2017 - Arianna Fontana e una squadra
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Di Johnathan Scaffardi

Un sorriso contagioso, la mano sul cuore, mentre risuona l'Inno di Mameli. Una tribuna trepidante, Torino spinge Arianna Fontana verso il trono continentale. La campionessa europea dei 1500 si regala gioia ulteriore. Medaglie a grappoli in una carriera da regina, intatta la capacità di emozionarsi ed emozionare. La Fontana sbatte sul filo sottile che lega paradiso e inferno in una disciplina, lo short track, appesa a variabili ed inconvenienti. Un contatto, fatale, la squalifica a precludere il podio dei 1000. La rincorsa, feroce, alla Prosvirnova, prima nella classifica complessiva. I 3000 sono lo snodo cruciale, gara lunga, tattica. L'Italia si stringe attorno ad Arianna Fontana, un lavoro di taglia e cuci prezioso, Valcepina e Peretti "servono" con spirito di sacrificio la prima donna azzurra, poi la Fontana è magnifica, la stoccata è di qualità. Stride all'interno il pattino azzurro, la Fontana infila la Russia, Konstantinova "schiaccia" la connazionale. Seconda lei, terza Prosvirnova, la storia si tinge d'azzurro, l'Italia è squadra, la Russia un'accozzaglia senza guida. 79 punti, 6 di vantaggio, Fontana sul tetto d'Europa, per la 6° volta. 

Nel pomeriggio tricolore, c'è gloria per tutte, perché il quartetto - in staffetta - completa l'opera. Maffei si affianca alle tre compagne e l'Italia sgretola la temibile Olanda e l'Ungheria, è un battito continentale, è un battito azzurro. Cambi, coordinazione, concentrazione. Un esercizio impeccabile, in cui ad emergere è - una volta ancora - la voglia di regalarsi qualcosa di speciale, insieme. La sinfonia al femminile contagia anche il comparto maschile, in chiaroscuro a livello individuale. L'esperienza di Rodigari e Confortola si rivela preziosa, con Dotti e Cassinelli vestono l'Italia di bronzo, alle spalle delle potenze Olanda e Russia, mentre Elistratov domina la classifica all around davanti a Lui Shaolin. Il russo, dopo il terzo posto nei 1000, si aggiudica i 3000 e termina da dominatore. 

"Ho ritrovato testa e motivazioni", parola di Arianna Fontana, campionessa d'Europa. 

I risultati