Il sorriso di Maiken Caspersen Falla, è della norvegese il primo oro a Lahti. Sprint femminile in tecnica libera, la scandinava si conferma una fuoriclasse della specialità e conquista la gara senza mostrare alcun segno di cedimento. Falla domina fin dai quarti di finale e non ricorre nemmeno allo sprint, nell'atto conclusivo, per aggiudicarsi il titolo iridato. Senza Stina Nilsson - fuori per un contatto con Matveeva in semifinale - il podio si tinge d'americano, con Diggins e Randall all'argento e al bronzo. Le azzurre salutano ai quarti, nota di merito, però, per un'ottima Vuerich. 

Quarti di finale - L'avventura azzurra termina ai quarti. Debertolis, Vuerich e Laurent non riescono infatti a chiudere nelle prime due posizioni nelle rispettive prove, ne a centrare un tempo utile per il ripescaggio. A distinguersi, tra le tre, è certamente Gaia Vuerich, inserita nel quinto e ultimo quarto, per qualità il più impegnativo. L'azzurra lotta con le migliori interpreti del format, si incolla alle code della Ingemarsdotter, ma cede, sulla retta d'arrivo, al ritorno della Weng. Chiude terza, non basta. Fuori anche Bjoergen e Oestberg, entrambe alle spalle di Vuerich. 

Ilaria Debertolis - nel primo quarto - non riesce invece a trovare lo spunto giusto. Resta a lungo in mezzo al gruppetto, mentre Harsem detta il passo. Nilsson, sorniona, si infila prima della volata all'interno e piazza poi una straordinaria progressione. La svedese chiude prima, seconda è Caldwell. 

Impressiona Falla. La norvegese domina la sua prova, strapazzando in salita la concorrenza, un arrivo quasi in solitaria, non una consuetudine in questo format. Falk è la prima inseguitrice. Bene, infine, la Matveeva. Sci perfetti e sprint regale per la russa, già al successo in stagione. 

Semifinali - La prima semifinale offre un parterre di notevole spessore. Le americane Randall e Caldwell si affiancano a tre vincitrici di stagione e a una presenza fissa sul podio: Nilsson, Falla, Matveeva e Falk. Falla si mette al comando, come nel turno precedente, e controlla il ritmo, Matveeva è pimpante, Nilsson non si scopre. La risoluzione - forzata - poco prima del finale. Nilsson si allarga ma arriva il contatto con Matveeva, il volo nella neve è naturale conseguenza. Fuori due delle favorite, Falla passeggia, Randall è seconda. 

La seconda semifinale promuove una Diggins superiore alle rivali negli ultimi metri. L'americana prende corsia esterna e a velocità doppia liquida Ingemarsdotter e Weng. Alla leader di Coppa non basta il terzo tempo, ripescate sono infatti, dalla prima, Caldwell e Falk. 

Finale - Lo spartito è il medesimo. Falla sente la gamba giusta e non vuole correre rischi. Sa di essere la favorita - specie dopo l'uscita della Nilsson - e costringe quindi a forzare le altre cinque finaliste. Sull'ascesa si crea un buco importante, si gioca quindi per l'argento, mentre Falla decolla verso il metallo pregiato. L'arrivo è senza patemi, una passerella d'oro, mentre Diggins conferma il suo finale e conquista la piazza d'onore. Completa il podio la Randall, poi Falk, Ingemarsdotter e Caldwell.