Johannes Klaebo torna a recitare da protagonista principe e si impone nella sprint in classico di Planica. Il fenomeno norvegese, personaggio di spicco nella corrente stagione, si riscatta dopo il KO di Dresda per mano del nostro Pellegrino - gara però in altra tecnica. Klaebo spreme al tramonto il connazionale Iversen, con Brandsdal, quinto, a completare il pacchetto da finale norvegese. Una coppia svedese interrompe il dominio, Peterson, primo in semifinale davanti a un Klaebo in controllo, si colloca sul terzo gradino del podio, con Svensson alle sue spalle. Posizioni piuttosto definite, sgranate. L'ultimo presente nell'atto conclusivo della prova è il russo Retivykh - sesto. 

Federico Pellegrino si ferma in sede di qualificazione, complice una caduta. 44esimo crono per l'azzurro, manca qualcosa per raggiungere i quarti e di conseguenza la lotta spalla a spalla. L'Italia si aggrappa così a Rastelli. 20esimo riferimento per lui. La quinta posizione nel terzo quarto di finale non è ovviamente sufficiente per proseguire la marcia. 

Scorrendo la graduatoria, in settima posizione troviamo Golberg, tra i migliori al mattino e pimpante ai quarti. Una manciata di decimi e disco rosso, niente finale. A seguire, il finlandese Niskanen, il russo Panzhinskiy e Joensson.

Epilogo domani, è in programma una 15km in tecnica classica. 

I primi sei  

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