Il sorriso di Federica Brignone pervade la neve di Aspen. L'Italia torna sul podio nella disciplina più bella. Dopo il quinto posto della prova d'esordio, Federica compie un ulteriore passo avanti, combattendo ad armi pari con la corazzata austriaca. Una Brignone d'attacco quella che si getta lungo l'insidioso pendio, una Brignone non perfetta, ma ben calata nella realtà del gigante, la sua realtà. Ne esce una terza piazza finale, con il rammarico di un secondo posto a portata di mano. 

L'azzurra patisce la rimonta della Zettel, leggera lungo i tornanti del tracciato, di nuovo incisiva anche tra pali meno ravvicinati. Lottano Brignone e Zettel e a prevalere è l'atleta austriaca, davanti la festa è invece tutta per Eva Marie Brem, mostruosa nella prima tornata di gara. L'abissale vantaggio della manche d'apertura fornisce un ampio cuscinetto su cui adagiare possibili errori nella seconda. 

Una sciata controllata, per giungere al traguardo e relegare quasi sei decimi più indietro la Zettel. Ai piedi del podio Tina Maze - attenzione alla ritrovata condizione della slovena per la Coppa assoluta - e Michaela Kirchgasser, con la Goergl, ottava, a completare l'opera austriaca. 

Sesta Mikaela Shiffrin, splendida a tratti, ma troppo incostante, solo dodicesima la Fenninger, dopo cinque successi consecutivi, addirittura ventiduesima la Gut, vittima di una eccesiva foga e fuori gara fin da subito.

Il bottino azzurro si arrichisce dell'ottima decima piazza di Manuela Moelgg, bravissima a rientrare nella seconda. A punti anche le sorelle Curtoni, Marta Bassino, Francesca Marsaglia e Nicole Agnelli.   

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Johnathan Scaffardi
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