Una danza armoniosa fra i pali, domando il fondo ghiacciato e lucido, mentre tutt'attorno il caldissimo pubblico di Zagabria accompagnava ogni discesa con cori da stadio.  Non poteva avere cornice migliore lo show odierno di Mikaela Shiffrin, che vince con distacchi da sci di fondo il secondo slalom speciale della stagione di fila, riconfermandosi reginetta della collina di Zagabria, dopo aver portato via l'intera posta anche nella passata stagione. Al secondo posto chiude l'austriaca Katrhin Zettel, che becca un secondo e mezzo, mentre a completrare il podio ci pensa la norvegese Nina Loeseth, al rpimo podio in carriera.

Un'esibizione perfetta, quella della diciottenne campionessa di tutto, che ammazza la gara già nella prima manche, issandosi al comando con quasi un secondo di vatanggio su Katrhin Zettel e 1"03 sulla ritrovata Sarkha Strachova - poi purtroppo uscita nella seconda manche - che pare aver lasciato definitavamente alle spalle il periodo difficile ed essere tornata ad affacciarsi nei quartieri alti della classifica. Ma è nella seconda frazione che la Shiffrin mette la pennellata sul suo capolavoro, con una discesa perfetta in cui guadagna terreno ad ogni intertempo, fino quasi a raddoppiare il suo gruzzolo sulla linea del traguardo: alla fine il cronometro recita un totale di 1'56"66 per l'americana, ovvero più di un secondo e mezzo meglio dell'1'58"34 stampato dalla Zettel. 

Una risposta, secca, data a chi - visto l'avvio poco brillante di stagione, in cui sono maturati comunque un terzo e un primo posto in gigante - cominciava a mettere in discussione la fuoriclasse americana, soprattutto nella disciplina che fra 2013 e 2014 le ha portato in dote un Mondiale, un'Olimpiade e due Coppe del Mondo di specialità. 

Per il resto la gara di oggi ha, ancora una volta, premiato Tina Maze: niente podio per lei, ma il quinto posto finale basta e avanza per mettere altri mattoncini in classifica generale, e guardare ancora da più in alto le avversarie in vista delle prossime sfide nelle prove veloci fra St Moritz e Cortina (che attende ancora il via libera dalla federazione, l'ispezione delle piste e della neve è stata oggi spostata al 6 gennaio).

Bene anche le azzurre: il fondo ghiacciato esalta le qualità tecniche delle nostre, e i risultati si vedono. Chiara Costazza, dopo l'opaca prova di Kuethai, tira fuori al grinta e la classe e chiude ottava. Bene anche Federica Brignone - una gran Federica Brignone - e Irene Curtoni, che chiudono, accodate in quest'ordine, il gruppo delle prime quindici. Inforca nella seconda manche Manuela Moelgg, dopo aver chiuso al ventesimo posto la prima prova. Fuori tanto Nicole Agnelli che Sarah Pardeller.