Sono poche le gare che ti fanno entrare nella storia dello sci alpino. Si tratta di classiche immortali, il cui valore è paragonabile a quello di un campionato del mondo. Lo slalom gigante di Adelboden è una di queste.
Basterebbe il muro finale con la folla rosso-crociata ad attendere gli atleti in fondo alla pista per elevare questa gara nel gotha delle discipline invernali.
La prestazione odierna di Marcel Hirscher rende onore alla Chuenisbärgli. Perfetto in entrambe le manche, l'austriaco danza sui dossi della prima parte di discesa ed esplode tutta la sua potenza sul ripido muro conclusivo. Raramente si è visto un atleta talmente padrone delle curve sia in gigante che in slalom.

Una continuità di rendimento che gli assicura la leadership nella coppa di specialità in gigante, nonchè nella classifica di coppa del mondo.
Sull'ultima graduatoria pesa come un macigno l'uscita di Jansrud nella seconda manche. Dopo aver concluso la prima frazione all'undicesimo posto, il norvegese commette un'ingenuità nella parte centrale della pista e manca così l'appuntamento con la zona punti.
A questo punto il vantaggio di Hirscher diventa importante. Se dovesse mantenere questo rendimento sarà difficile togliergli la sua quarta coppa del mondo assoluta consecutiva.

La gara odierna è stata certamente influenzata dalle condizione atmosferiche: temperature elevate e pioggia caduta poco prima della gara. Non risente certamente di questa situazioni Marcel Hirscher, visto che rifila quasi un secondo a tutti i suoi avversari già dopo la prima manche. Gli altri non possono far altro che lottare per il secondo posto. La spunta il francese Alexis Pinturault, al momento l'unico in grado di poter impensierire il leader di specialità.

Dietro di lui si classifica quello straordinario talento di Henrik Kristoffersen. Il norvegese è autore di una seconda manche davvero notevole, che gli consente di risalire dalla quarta posizione e di arrivare sul gradino più basso del podio.
Discreta la prova di squadra degli azzurri, dove spicca la grande rimonta di Florian Eisath. L'atleta italiano guadagna ben quattordici posizioni grazie al secondo miglior tempo nella seconda manche. Il sesto posto finale rappresenta il suo miglior risultato in carriera e gli regala la partecipazione ai prossimi mondiali.
Commette, invece, troppi errori Roberto Nani, giunto decimo dopo la sesta posizione della prima manche. Buona la gara di un redivivo Max Blardone, dodicesimo e al miglior risultato stagionale.