È ancora una volta una stratosferica Lindsey Vonn ad imporsi nel quarto Super G di stagione sulle nevi di St. Moritz. Dopo la deludente prova in discesa di ieri, quando un errore in rotazione le è costato caro relegandola al ventitreesimo posto, oggi il missile americano ottiene la vittoria numero 64 in carriera, la ventiduesima in Super G, la terza qui sull’Alta Engadina. Su una pista dal tracciato molto angolato, con passaggi ciechi e qualche insidioso trabocchetto, la statunitense ha imposto tutta la sua classe e strategia d’attacco interpretando al meglio una neve dura e dai difficili tempismi. Inclinatissima, votata al rischio, già al secondo intermedio rifila quasi un secondo alla Kling fino a qual momento in testa. E al traguardo chiude in 1:23:55. Spettacolo puro per la regina indiscussa. Nessuno farà meglio di lei.

La tracciatura austriaca finalizzata alle capacità tecniche di atlete come la Fenninger e la Goergl premia decisamente la leader di specialità. La Fenninger è infatti l’unica a chiudere con un distacco contenuto dalla Vonn: di soli 24 centesimi il ritardo dell’austriaca al traguardo. Sfrutta al meglio tutte le sue capacità tecniche e di interpretazione, tenendo linee precise e riuscendo a sprigionare una buona velocità. Riuscendo anche a guadagnare qualche decimo nel tratto finale all’americana. Ma se davanti hai un extraterrestre devi accontentarti di essere andata vicino alla perfezione, con quel briciolo di umanità che le consente di ottenere la seconda piazza pur cedendo per soli sette punti la leadership di specialità proprio alla statunitense.

Terza un’altra austriaca, Nicole Hosp con un ritardo di 1:10 dalla Vonn. Torna dunque sul podio di specialità dopo il bronzo a Sochi.

Si conferma in crescita la svedese Kling, quarta ad 1:48 e per lungo tempo in testa alla gara. Ottiene il miglior piazzamento stagionale. Quinta e sesta altre due austriache, rispettivamente Cornelia Huetter, già quarta a Cortina in condivisione con Tina Maze, e la Schmidhofer per la prima volta nelle dieci in stagione. Settima la norvegese Mowinckel scesa con il 24 al miglior risultato in Super G. Condividono l’ottava piazza l’austriaca Regina Sterz e la tedesca ViKtoria Rebensburg. Decima la nostra Francesca Marsaglia, prima delle azzurre in gara con il pettorale numero 7 e bravissima a chiudere nelle dieci con un ritardo di due secondi. Davvero un’ottima prova quella di Francesca, in lizza per un posto in Super G al Mondiale probabilmente guadagnato con questo piazzamento, buone le linee peccato per la poca velocità al traguardo. Le fa eco la gara di Elena Curtoni chiusa al dodicesimo posto.

A dimostrazione dell’ostica tracciatura austriaca, una insidiosissima curva alla penultima porta che ha mietuto vittime illustri. Escono infatti in questo punto atlete come Tina Maze, già debilitata dall’influenza ma fino a qual momento ampiamente in lizza per il podio, la Goergl, Tina Weirather, Fabienne Suter anche lei in corsa per il podio casalingo, e tre azzurre: Verena Stuffer, Anna Hofer e Nadia Fanchini. Sfortunatissima la bresciana anche nel tratto iniziale di pista complice il vento molto forte che le ha compromesso la visibilità. Dopo il triofo di ieri in discesa, Lara Gut si sdraia in curva nella parte alta del tracciato finendo nelle reti senza conseguenze. Fuori anche la Miklos ieri a podio.

Con Tina Maze in testa alla classifica generale con 184 punti sulla Fenninger e 349 sulla Vonn, il prossimo appuntamento con il circo bianco al femminile è la prima gara del Mondiale a Veil/Beaver Creek, proprio il Super G in programma il 3 Febbraio.

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