Alle porte i mondiali di Vail, con l'Italia dell'Alpino che si affaccia alla rassegna iridata con un pieno d'ottimismo, garantito dai buoni risultati di questa stagione. Poche frecce all'arco azzurro, ma ambiziose. Nelle prove veloci, in campo maschile, sognamo con Dominik Paris, giunto alla piena maturazione non solo in discesa, ma anche in Super G. A suo agio su ogni tracciato, non più semplice scivolatore di potenza, Dominik si spinge fino all'ultimo gradino, quello che accoglie i campionissimi delle prove veloci. In stagione si dimostra un maestro di regolarità e ora di fronte all'iride assapora il colpaccio. In slalom, abbiamo pezzi da novanta. Stefano Gross, reduce da uno splendido secondo posto, è ormai una conferma ad alto livello, mentre Razzoli, il campione olimpico, lancia segnali incoraggianti, nei dieci, con continuità. Non mancano carte coperte, da cui attendiamo l'acuto. Innerhofer e Moelgg convivono con problemi passati, infortuni superati, ma sempre all'ordine del giorno. Sono fuoriclasse, lecito sperare. 

Questi i convocati al maschile:  1. Giovanni Borsotti (gigante; secondo Mondiale), 2. Florian Eisath (gigante; debutto al Mondiale), 3. Stefano Gross (slalom; terzo Mondiale), 4. Werner Heel (discesa, superG; quinto Mondiale), 5. Christof Innerhofer (discesa, superG; quinto Mondiale, vanta tre medaglie a Garmisch 2011), 6. Matteo Marsaglia (discesa, superG; terzo Mondiale), 7. Manfred Moelgg (slalom; sesto Mondiale, 3 medaglie in tre differenti edizioni), 8. Roberto Nani (gigante; secondo Mondiale), 9. Dominik Paris (discesa, superG; terzo Mondiale, vice campione del Mondo in discesa a Schladming 2013), 10. Giuliano Razzoli (slalom; quarto Mondiale), 11. Davide Simoncelli (gigante; settimo Mondiale), 12. Patrick Thaler (slalom; quarto Mondiale).

Nota negativa, l'esclusione di Max Blardone. Il gigantista, non più giovanissimo, e da qualche anno in declino, mal digerisce la non convocazione e sul profilo social accusa a Federazione, criticando la scelta, operata a suo dire, sulla base di criteri non adeguati. 

Prima, le donne. Già da qualche giorno è infatti nota la lista al femminile: Marta Bassino, Federica Brignone, Chiara Costazza, Elena Curtoni, le sorelle Elena e Nadia Fanchini, Francesca Marsaglia, Daniela Merighetti, Manuela Moelgg e Johanna Schnarf. Qui il volto scuro è quello di Irene Curtoni, amareggiata, come Blardone, per tempistica e decisione. Le speranze sono molteplici, legate a talento e momento di forma. Recupera Dada Merighetti, in pista con una protezione dopo la brutta caduta recente. A lei e a Elena Fanchini, vincitrice a Cortina, il compito di decollare nelle prove di velocità. In gigante, nella disciplina più bella dello Sci Alpino, ci affidiamo alla classe di Federica Brignone, mentre in Slalom aspettiamo Chiara Costazza. Poi c'è Nadia Fanchini, semplicemente Il talento. In manifestazioni di questo tipo, lecito aspettarsi un segnale.