La sciata leggera, soffice, mai in affanno, di Anna Fenninger, le fatiche di Tina Maze e Lindsay Vonn nel raggiungere l'austrica. Il super G di Bansko, recupero della gara interrotta sabato per scarsa visibilità, ripropone l'eterno duello tra le divine della velocità e a uscire ingigantita è ancora la ragazza di Salisburgo. Un bis d'oro, dopo il successo sorprendente in combinata. La pista si apre alla discesa della Fenninger, i pali ravvicinati, le traiettorie da gigante nella zona centrale, esaltano la classe della Fenninger e stordiscono la sete di rivalsa delle avversarie.

Maze e Vonn appaiono leoni in gabbia, procedono in altalena, lasciando centesimi nel tecnico, esaltandosi appena il tracciato propone velocità superiore e possibilità di scaricare potenza in pista. Al traguardo un decimo e mezzo per la slovena, quasi tre per l'americana. In pista, la sensazione di voler spaccare il mondo, troppo su una neve che invece va rispettata, quasi assecondata, senza spingere eccessivamente. 

La vittoria porta la Fenninger al comanda della coppetta di specialità, recuperata la manciata di punti di svantaggio su Lindsey Vonn, e assesta un altro colpo alle certezze della Maze, in una lotta per la sfera generale che assume i contorni della vera e propria guerra a suon di talento e carattere. 

Tanta Italia a Bansko. Elena Curtoni, sfortunata sabato, quando al momento della sospensione definitiva occupava la prima piazza, replica la gara, scendendo per oltre metà pista con convinzione e sicurezza. Quinta, al termine, a un centesimo dal quarto posto di Nicole Hosp. Bene Nadia Fanchini, nona, e Francesca Marsaglia, dodicesima, in ritardo Verena Stuffer, fuori Elena Fanchini e una sfortunata Merighetti. 

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Johnathan Scaffardi
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