Un anno e undici mesi dopo, torna alla vittoria Aksel Lund Svindal. Lo fa sulla sua pista prediletta, a Lake Louise, laddove ha vinto altre sei volte, cogliendo anche nel lontano 27 novembre 2005 la sua prima vittoria in Coppa del Mondo. 
Il successo odierno non ha il sapore dolce del primo successo assoluto tra i grandi della disciplina, ma certifica la sua rinascita dopo il grave infortunio al tendine d'Achille che lo ha costretto a saltare gran parte della scorsa stagione. 
La vittoria di Svindal arriva dopo una gara avvincente, che ha visto l'azzurro Peter Fill essere a lungo al comando prima di essere sopravanzato dal norvegese per un solo centesimo. 

Svindal si presenta all'ultimo intermedio con dieci centesimi di ritardo, ma in costante rimonta dopo che un errore nella parte alta ha rischiato di compromettere la sua prova. 
Il due volte vincitore della Coppa del Mondo interpreta al meglio la parte tecnica, pennellando, come è solito fare, i curvoni della pista canadese. Quest'anno il tracciato è stato reso leggermente più duro dalla presenza di una serie di dossi nella parte centrale, che hanno provato a rendere più complessa una delle piste più semplici del circo bianco. 
Le difficoltà inserite dagli organizzatori non hanno impensierito minimamente Svindal, capace di mettere sulla neve tutta la sua potenza e di recuperare inesorababilmente tutto il ritardo accumulato. 
Per Fill il secondo posto raccolto non può non lasciare l'amaro in bocca visto il ritardo esiguo. Ma la prestazione del trentatrenne altoatesino è stata di altisssimo livello. 
Partito con il numero 4, scende in maniera estremamente sicura confermando le buone sensazioni avute in prova. Anche a lui come a Svindal porta bene la pista di Lake Louise, se è vero che proprio qui sette anni fa ha ottenuto l'unico successo in Coppa del Mondo. 

Oggi ritrova il podio dopo quasi due anni: l'ultima volta era stata sempre nel continente americano, nel super G di Beaver Creek. 
Ritrovare un Fill a questi livelli servirà da stimolo per gli uomini jet azzurri, attesi quest'anno da un ulteriore salto di qualità. 
Terzo con 36 centesimi di ritardo lo statunitense Travis Ganong, al suo terzo podio in Coppa del Mondo. 
PIù indietro uno dei favoriti della vigilia, il norvegese Kjetil Jansrud. Il dominatore delle discipline veloci della passata stagione paga una spigolata nei primi secondi di gara, un errore che probabilmente lo ha innervosito impedendogli di trovare il ritmo giusto.
Alla fine chiuderà al nono posto con 77 centesimi di ritardo. 
Tra gli azzurri discreta la prova di Dominik Paris, settimo a 68 centesimi da Svindal dimostrando di essere più in palla rispetto a quanto fatto vedere nelle prime due prove. 
Dodicesimo, invece, Christof Innerhofer, su una pista che storicamente non gradisce considerate le scarse difficoltà tecniche presenti. 
Con il podio di Fill, l'Italia ottiene il terzo piazzamento nei primi tre in questo inizio di stagione dopo la vittoria ed il terzo posto di Federica Brignone. Si tratta, dunque, di un ottimo inizio di stagione, in un'annata che deve essere quella del riscatto dopo la disastrosa spedizione agli ultimi mondiali. 

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