Oggi ho preso la difficile decisione di chiudere la mia stagione e lasciare il circuito di Coppa del Mondo a causa di un infortunio subito sabato scorso. Poiché sono attualmente in testa alla classifica generale di Coppa del Mondo, questa è una delle decisioni più difficili della mia carriera.

Quando sono caduta sabato in Andorra, mi sono fratturata il mio piatto tibiale. I raggi X tradizionali a cui mi sono sottoposta nel pomeriggio hanno evidenziato una microfrattura, ma il piatto tibiale sembrava essere stabile e non comportare rischi significativi in gara. Così domenica ho gareggiato. Dopo la supercombinata di domenica sono andata a Barcellona, dove apparecchiature più precise, risonanza magnetica e TAC, erano disponibili e le scansioni sono state eseguite nella mattinata di martedì. Quelle immagini hanno dimostrato che non c'era solo una microfrattura, ma in realtà tre. E le fratture non sono microfratture, ma sono invece abbastanza significative e non sono sufficientemente stabili da permettermi di continuare a sciare in sicurezza. Ulteriori danni potrebbero comportare un intervento chirurgico grave che metterebbe a rischio il mio futuro nelle gare di sci. Con i Mondiali di St. Moritz il prossimo anno e le Olimpiadi invernali in Corea del Sud l'anno successivo, non posso correre questo rischio.

Così ho preso la decisione di chiudere la mia stagione. Sono molto orgogliosa di quello che sono stata in grado di fare quest'anno: 9 vittorie in Coppa del Mondo, battendo lil record di vittorie in Coppa del Mondo in discesa, battendo il record di podi in Coppa del Mondo in superG, e vincendo il maggior numero di Coppe del Mondo generali e di specialità, 20, più di qualsiasi sciatore, uomo o donna. Sono convinta di aver preso la decisione giusta, ma questo non fa essere più facile questa decisione. Grazie a tutti coloro che mi hanno sostenuto e mi sono stati vicini. Buona fortuna a tutti coloro che gareggiano in Coppa del Mondo. Ci rivedremo l’anno prossimo”.

Un lungo messaggio, un saluto amaro al Mondo dello Sci. La stagione di Lindsey Vonn si chiude in netto anticipo, a qualche giorno di distanza dalla fragorosa caduta nel Super G di Andorra. Minuti di paura, con l'americana - più volte in passato piegata da gravi problemi al ginocchio - immobile, trasportata via con il toboga. Poi le rassicurazioni del caso e il robot Vonn al via della combinata. Gara d'assalto, almeno nella prima parte, nella disciplina a lei gradita, prima del passo indietro in Slalom. Un continuo saltellare tra prove di resistenza e foto, cure e sci. Una reazione pepata di Lara Gut, un attacco diretto alla presunta teatralità della regina del circo bianco. 

L'amara verità dopo esami di maggior consistenza, fratture in serie - tre - che costringono la Vonn ad appendere la bandiera del coraggio, per aggrapparsi al filo della ragione. Una manciata di punti divide le bionde della neve, la potenza della Vonn e l'eleganza della Gut, spettacolo spezzato dalla malasorte che par non abbandonare lo Sci Alpino. Senza Anna Fenninger, con Mikaela Shiffrin pronta solo ora a ri-colorare le piste, tocca alla Vonn cedere le armi, impotente. 

Un maledetto giorno - l'ennesimo - un volo schiude la Coppa - ora saldamente in mani elvetiche - un ruzzolone esalta la Vonn - straordinaria per carattere - uno scherzo del destino firma la resa della più grande. 

Non l'ultimo capitolo di una carriera da record, di certo un momento triste per lo sport.