Resettare e ripartire da zero. Pragmatismo e realismo non sono mai mancati a Lara Gut. Anche ora che è entrata finalmente nella dimensione cui era attesa fin dalle prime volte in cui, appena diciassettenne, si fece conoscere al grande pubblico. Riparte da regina Lara Gut, rimettendo in palio la Coppa di cristallo vinta la passata stagione.

Un trionfo che da qualche parte era stato accolto con freddezza, quasi favorito più dalla moria di avversarie che nel corso della stagione han pagato un alto tributo in termini infortuni, che non alla bravura della stessa Gut. Un discorso decisamente riduttivo, dal momento che stiamo parlando di una delle più talentuose atlete dell'era moderna, anche se troppe volte tradita dalla voglia di strafare. La venticinquenne di Comano ha cambiato skiaman, e viene da un'estate proficua sotto l'aspetto della preparazione alla nuova stagione, spalmata fra New York (preparazione atletica in palestra, alternata a capatine a Flushing Meadows per tifare la sua amica Timea Baczynski impegnata negli Us Open) e il Sud America, con una prima parte a Usuhaia per un "ripasso" delle discipline tecniche e una seconda a La Parva, in Cile, per lavorare sulle discipline veloci.

Sarà proprio su Discesa e Super G che la ticinese proverà a costruire il bis di Coppa del Mondo, magari profittando anche di una Anna Veith ancora in rodaggio post recupero dal grave infortunio al ginocchio, di una Lindsey Vonn che ha scelto il low profile puntando più alle vittorie di tappa che non alla classifica finale, e di una Mikaela Shiffrin alle prese con i primi passi nelle discipline veloci. Discorso a parte vale per Tina Maze: la slovena ancora non ha sciolto i dubbi sul suo futuro, ma ad ogni sarà solo un'avversaria "saltuaria" per la Svizzera, a prescindere dal fatto che decida di fermarsi dopo le gare di Maribor o di puntare al bersaglio grosso in discesa a Sankt Moritz il prossimo febbraio.

Ad ogni modo, con tre armi su quattro - lo slalom resta al momento il suo tallone d'Achille - dalla punta ben aguzza, la venticinquenne di Comano rimane il faro del circus in rosa. Del resto, la detentrice del trono è lei, alle altre il compito di provare a destituirla.