Nello sport, ai massimi livelli, non è mai facile tornare competitivi dopo dei seri infortuni. Il discorso è ancor più valido quando si va per le 34 primavere e il tuo fisico, giocoforza, comincia a sentire il peso degli anni che passano.

Ma Aksel Lund Svindal vuole provarci. Di nuovo. Già due volte degli infortuni gli hanno fatto saltare spezzoni consistenti di stagione, in particolare nel Novembre 2007, quando una caduta durante le prove della discesa libera di Beaver Creek, sulla Birds of Prey, gli costò delle fratture facciali e una lacerazione di 15 cm dall'inguine all'addome, oltre a tutto il resto del 2007/08. Tornato alle gare l'Ottobre seguente, Svindal tornò praticamente più forte di prima, vincendo subito discesa libera e Super-G proprio a Beaver Creek, quindi conquistando la Coppa del Mondo generale alle finali di Åre, beffando per due soli punti Benjamin Raich.

Prima della caduta del 23 Gennaio sulla Streif, Svindal comandava la generale, sembrando in grado di poter provare a contrastare il dominio di Hirscher. Un avvio eccellente nelle discipline veloci, quello del nativo di Lørenskog: vincitore in discesa a Lake Louise, a Beaver Creek, in Val Gardena e a Wengen; in Super-G ancora a Lake Louise, in Val Gardena e proprio a Kitzbuhel. Senza contare vari podi qua e là. Poi il volo sul salto prima dell'Hausbergkante ad interrompere ogni sogno di gloria, spianando la strada alla quinta coppa generale consecutiva dell'austriaco.

Quali sono le prospettive per l'annata 2016/17? Uno Svindal al top della condizione, ovviamente, sarebbe l'antagonista per eccellenza di Hirscher per la Generale, oltre che il favorito d'obbligo per le coppe di specialità nella velocità (Discesa Libera e Super-G). Proprio questo, chiaramente e come avvenuto nelle ultime stagioni, è il terreno nel quale il norvegese deve attaccare il fenomeno dello squadrone austriaco, anche se la concorrenza è ottima e di livello assoluto. Il problema è racimolare punti anche nelle discipline tecniche, tutt'al più quando il tuo rivale, nel passato più recente, ha dimostrato di poter cogliere punti pesanti anche nel terreno a lui teoricamente più ostico (ricordate la vittoria dello scorso anno in Super-G a Beaver Creek?). Solo in questo modo il nostro potrebbe coltivare serie speranze di successo, unite a qualche scivolone di Hirscher.

Al momento, però, la condizione fisica di Svindal sembra un problema alquanto serio, nonostante abbia cominciato ad allenarsi con il resto della squadra norvegese. A gettare ombre pesanti sul futuro prossimo dell'atleta è nientemeno che il medico della Federazione del paese scandinavo, Lars Engebrest: "Le conseguenze, in caso di caduta per Aksel, potrebbero essere drammatiche, mettendo a rischio non solo la sua carriera ma anche la sua integrità fisica". Secondo Engebrest, le articolazioni di Svindal non sarebbero più in grado di assorbire le enormi sollecitazioni alle quali vengono sottoposte in gara, e sarebbe già quasi un miracolo il fatto che sia tornato ad allenarsi con i compagni. Lo stesso Svindal, d'altronde, in una recente intervista ha ammesso di voler partecipare solo al Super-G di Lake Louise, avvalorando ancor di più le tesi pessimistiche su un suo ritorno non solo ad alti livelli, ma all'agonismo in generale.

Siamo sicuri, però, che uno con la scorza di Svindal non cederà le armi così. Non si vincono due coppe generali, altrettante in discesa libera, ben cinque in Super-G, una in combinata e slalom gigante, 32 gare di Coppa del Mondo (66 podi totali), 3 medaglie olimpiche e 8 ai Mondiali se non si è un Campione con la C maiuscola. Uno dei migliori polivalenti degli ultimi vent'anni, che ha saputo superare periodi difficili e complicati. Ecco perchè crediamo che Svindal si presenterà nuovamente sul proscenio del Circo Bianco. Casomai non super competitivo da subito, ma di certo protagonista con il passare delle gare. Perchè uno come Aksel Lund Svindal non può essere un comprimario.