Henrick Kristoffersen è pronto, pronto per affrontare una nuova stagione. È indubbio che sia stato uno dei protagonisti di quella appena trascorsa. Il funambolo dei pali stretti ha infatti stupito tutti con le sei vittorie in slalom ottenute la scorsa stagione, vittorie che gli hanno permesso di conquistare la coppa di specialità. Il giovane norvegese ha dominato in tutte le grandi classiche, issandosi con prepotenza tra i grandi talenti del circo bianco.

Val d'Isere, Campiglio, Adelboden, Wengen, Kitzbuehel e Schladming. Senza contare il secondo gradino del podio ottenuto a Santa Caterina e Kranjska Gora. Risultati di altissimo livello e non solo tra i 'rapid gates'. Il giovane norvegese ha già annichilito Hirscher, sua maestà delle nevi, tra i pali stretti insidiandolo da vicino anche per la conquista della coppa generale, da cinque anni sua personale prerogativa. I quattro podi conquistati in gigante tra Beaver Creek, Alta Badia, Hinterstoder e Kranjska Gora hanno permesso al talento norvegese di chiudere al secondo posto la classifica generale, al terzo quella di specialità. Finora dunque in carriera Henrik può vantare 10 vittorie, 4 secondi e 9 terzi posti in Coppa del Mondo.

Hirscher resta, ancora, il grande favorito. Per contendergli il grande globo, Kristoffersen dovrà dunque necessariamente fare un ulteriore salto di qualità proprio in gigante, cercando quella costanza di rendimento che non sempre lo ha assistito, ma il talento non manca. Dal suo rendimento in questa specialità dipenderanno dunque le sue effettive possibilità nella lotta per la classifica generale. L’obiettivo finale? Raggiungere passo dopo passo quella polivalenza che non ha mai nascosto di voler perseguire. Tanto più che in estate si è cimentato anche in super-G e resta il dubbio in combinata.

Kristoffersen ha l’appeal degli atleti navigati, quello dei vincenti. Con il terzo posto conquistato ai XXII Giochi olimpici invernali di Sochi, nel febbraio 2014, a 19 anni è diventato il più giovane medagliato olimpico, per quanto riguarda il settore maschile, dello sci alpino. Poco preoccupato del confronto con Hirscher, il ventunenne ha concentrato tutti gli sforzi sulla ricerca di una sciata migliore. Crescere fisicamente e mentalmente. La tonsillite che lo ha colpito nel mese di aprile, prontamente documentata sul profilo Facebook, per la quale ha dovuto subire un intervento in primavera che ne ha interrotto bruscamente la preparazione, è ora un ricordo lontano. Costretto ad interrompere gli allenamenti a secco nonché quelli sugli sci, dopo il necessario periodo di riposo, Kristoffersen ha ripreso la preparazione in palestra e non solo. Il giovane campione norvegese ha difatti raggiunto i compagni in Valle Nevado, Cile per proseguire nel lavoro. Diversamente dagli altri componenti della squadra delle discipline tecniche, per i quali non erano previste partenze, Kristoffersen ha raggiunto Svindal e Kilde Aamodt in Sud America probabilmente per lavorare sulla velocità. Altro segnale che veleggia verso i lidi della tanto acclamata polivalenza. Amante del motocross, sport che pratica dall’età di sei anni e che lo ha aiutato a trovare grande coordinazione tra parte alta e bassa del corpo, è da sempre un elemento fondamentale nella preparazione estiva dell’atleta.

Fisicità, scorrevolezza, tenuta mentale. La nuova stagione sta per iniziare e la competizione si preannuncia avvincente. Il primo impegno è alle porte e il giovane norvegese figura come uno dei più attesi sul Rettenbach. Proprio il gigante. L’unica vittoria ottenuta in specialità in Coppa del Mondo a Maribel nel marzo 2015 a fargli da morale, una pista, quella di Solden che gli piace tanto. 

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