La Svizzera continua ad esultare e a festeggiare per un Mondiale di sci alpino fin qui clamoroso per la spedizione rossocrociata. Luca Aerni è infatti il vincitore della medaglia d'oro nella Supercombinata maschile, al termine di una gara incredibile in cui l'elvetico è riuscito a rimontare tutti, conquistando il miglior tempo di manche e tenendosi dietro anche sua maestà Marcel Hirscher. Medaglia d'argento per il fenomeno austriaco, che rimane alle spalle del vincitore per appena un centesimo, mentre sono quattro i centesimi che un altro svizzero, Mauro Caviezel, patisce nei confronti del suo connazionale, andando a conquistare un bellissimo bronzo. Ancora una medaglia di legno, infine, per l'Italia, con Dominik Paris che chiude in quarta posizione ad appena quattro decimi di ritardo dal vincitore.

Una prova straordinaria quella di Aerni, il quale ha sfruttato al meglio il fatto di essere partito per primo nella prova di slalom. Pista praticamente liscia e gran tempo, con Hirscher che si mette a ruota ma rimane dietro, consapevole di aver perso una grande occasione. Non riesce a tirare fuori la manche che sperava Alexis Pinturault, mentre Kilde si mette subito a ridosso dei primi due. L'exploit, però, lo piazza Caviezel: l'elvetico sogna l'impresa ma si deve arrendere davvero per una manciata di millimetri rispetto alla coppia che comanda. Mattia Casse non completa la prova, confermando un periodo e un Mondiale decisamente poco fortunato per i nostri colori. Poi è la volta di Paris: buonissima la sua discesa, considerando il fisico dell'azzurro e le condizioni del tracciato, ma resta la quarta posizione al fianco di Kilde.

Tocca poi ai primissimi dopo la prova di discesa. Ma mentre Carlo Janka rimane dietro anche al nostro Paris, Kjetil Jansrud capisce che non tira una buona aria e preferisce preservarsi a livello fisico piuttosto che dare la caccia ad una medaglia praticamente impossibile da conquistare. Il miracolo non riesce al tedesco Dressen, che finisce fuori anche dalla Top Ten, appena agganciata da un Adrien Theaux comunque bravo. L'ultimo a scendere è Baumann, che slalomista non lo è e non lo sarà mai: becca quasi quattro secondi da Aerni, che può così festeggiare.