Mikaela Shiffrin a comandare le danze, Tessa Worley a inseguire distanziata di due decimi, Marta Bassino e Federica Brignone pronte all'attacco dalla terza e dalla quarta posizione. Questo, in estrema sintesi, è il racconto della prima parte di gara a Squaw Valley, penultimo gigante stagionale.

La pista Olimpica del 1960 ritorna ad ospitare la Coppa del Mondo ed è subito spettacolo, con la bi-campionessa del Mondo e la fuoriclasse beniamina di casa che si sfidano sul filo dei centesimi. E alla fine il cronometro premia proprio la Shiffrin, che chiude in testa con soli 20 centesimi di vantaggio proprio sulla francese. Buona la gara delle azzurre, soprattutto di Marta Bassino e Federica Brignone, rispettivamente terza e quarta, cui si accoda un'ottima Manuela Moelgg, che con il pettorale numero 14 centra la quinta posizione.

A chiudere la top ten, la slovena Ana Drev (stesso tempo di Manuela Moelgg), Sofia Goggia, Stephanie Brunner, Viktoria Rebensburg (per lei anche un errore abbastanza significativo) e Petra Vhlova. Da segnalare la prima uscita stagionale di Ilka Stuhec, con la slovena che va a fare tutt'uno con i cartelloni pubblicitari a bordo pista, fortunatamente senza alcuna conseguenza. Fuori anche Francesca Marsaglia.

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Alessandro Gennari
Schermidore a scoppio ritardato, rugbista mancato, ciclista negato, tennista si fa per dire. Storico per laurea, giornalista per amore dello sport. Presto la mia tastiera al servizio di scherma, tennis, sci alpino, nuoto e chi più ne ha più ne metta.