Quanto può spostare gli equilibri del campionato italiano l'innesto di un solo giocatore? L'Enel Brindisi spera molto. I pugliesi dominano contro la Sidigas Avellino e si rilancia in chiave playoff. L'ingaggio di Samardo Samuels si rileva più che azzeccato, garantendo al roster di Sacchetti nuove opzioni offensive e una presenza in difesa in grado di intimorire ogni avversario. Priva di Ragland, reduce da una settimana in cui gli acciacchi registrati sono stati più di uno, la Scandone comincia a giocare soltanto nel secondo quarto, quando i punti di distacco sono già 20, e solo per le statistiche serve l'immensa prova di Fesenko, che sigla il suo high italiano.

Primo quarto Brindisi apre le ostilità con Scott e Carter, bravi a sfruttare la poca mobilità di Fesenko sotto il proprio canestro. Una schiacciata di prepotenza di M'Baye e 2 liberi di Carter fanno  volare i padroni di casa (8-1), e la tripla di M'Baye che vale il +10 fa infuriare Sacripanti, obbligandolo a chiamare il primo time out. Avellino fatica a costruire buoni attacchi e viene ripetutamente punita in difesa, dove a turno Joseph, Scott e M'Baye fanno male agli irpini (18-3). Sacchetti fa debuttare Samuels, che al terzo tentativo trova canestro e aggiuntivo. Avellino chiude un primo quarto da incubo (7 perse, 2/16 al tiro) con soli 5 punti segnati, tutti firmati Fesenko, mentre il dominio di Brindisi culmina con un +19 che ipoteca pesantemente la partita (24-5).

Secondo quarto Avellino riparte con 5 punti di Randolph ben innescato da Green, ma non risolve i problemi in difesa dove subisce una tripla anche da Cardillo. Con Fesenko in panca, M'Baye diventa padrone delle plance.  L'impatto di Goss è notevolmente migliore di quello di Logan: con 4 punti dell'ex Venezia e un fallo in attacco dell'ex Sassari, Brindisi è di nuovo a +19 (31-12). Il buon inizio di quarto di Avellino è presto cancellato da nuove cattive scelte, e con una tripla di Goss Brindisi ritocca il massimo vantaggio. L'Enel trova sempre la scelta migliore in attacco, con Carter che è il primo ad andare in doppia cifra,  Avellino si aggrappa a Fesenko e a qualche estemporanea invenzione di Green, mentre Logan si sblocca quando la gara è ancora saldamente in mano ai padroni di casa (41-22). Brindisi però è meno precisa negli ultimi attacchi, e Avellino riesce a rosicchiare qualche punto (41-26).

Terzo quarto La ripresa si apre con un gioco da 3 punti di Moore e con una tripla di Carter, a cui Avellino replica col solito Fesenko (47-30). L'ennesima tripla dei padroni di casa, realizzata da Scott, fa segnare il nuovo +20, ma Avellino  ci crede e piazza un parziale di 7-0 col solito Fesenko e una tripla di Logan (50-37). Sacchetti chiama time out per rimettere ordine al suo attacco, ma un tecnico di Scott chiamato per un fallo su Logan e l'ennesima giocata di Fesenko riaprono incredibilmente la partita (50-41). Nel momento più difficile, Brindisi si aggrappa a Samuels, che va a segno anche da 3 (57-43). Avellino continua a sorreggersi sul duo Logan-Fesenko, ma è una tripla di Thomas a riportare gli irpini a un distacco inferiore alla doppia cifra (59-52). Un altro canestro di Thomas riduce ulteriormente le distanze, Brindisi respira con una tripla di Moore e con 2 liberi di Scott si riporta a +11 (64-53).

Ultimo quarto L'ennesima tripla, questa volta di Joseph, consente a Brindisi di contenere la rimonta orchestrata da Logan e Thomas (67-57). M'Baye si fa apprezzare per 2 ottime giocate difensive, poi con la schiacciata del 75-62.  Fesenko fa segnare il suo high in Italia, ma  Samuels si dimostra alla sua altezza, sia offensivamente che difensivamente. Avellino si regge unicamente sull'asse Logan-Fesenko, che senza assistenza da parte degli altri compagni non riescono a dare la spallata che servirebbe per riaprire il match, mentre Brindisi trova punti anche da Moore e Goss e chiude la gara con una tripla di Scott (82-67). Nelle battute finali Brindisi dilaga, con Samuels che da nuovamente a segno da oltre l'arco e diventa il nuovo idolo del PalaPentassuglia.