Battaglia doveva essere e battaglia è stata. L'ottavo posto ad Ovest da conquistare, con le due contendenti una di fronte all'altra per giocarsi la possibilità di proseguire la stagione e sfidare, con ogni probabilità del caso, i Golden State Warriors al primo turno playoff. La rimonta dei Portland Trail Blazers ai danni dei Denver Nuggets termina qui, coronandola al termine di una sfida che ha visto i padroni di casa di Terry Stotts farsi preferire grazie ad un finale di terzo quarto strepitoso, nel quale McCollum, Lillard e compagni, trascinati da uno splendido Nurkic - ex di giornata - riescono a piazzare il break decisivo scappando via sul più dieci: difesa, intensità e transizione imbrigliano i Nuggets, costretti adesso a rincorrere e sperare in una caduta dei Blazers per provare nuovamente a riappropriarsi dell'ottava piazza.

Primo tempo bello ed equilibrato, intenso fin dalle prime battute di gioco, dove i Nuggets provano immediatamente a cavalcare Nikola Jokic, bravo in post come preciso dalla distanza. Di contro, i Blazers restano a contatto approfittando di qualche amnesia di troppo della difesa ospite e cavalcando la voglia di riscatto di Nurkic contro i suoi ex compagni. Chandler e Lawson provano ad allungare per i Nuggets, che pagano qualcosa in termini di aggressività e percentuali da Gallinari. Dalla parte opposta il centro bosniaco chiude praticamente da solo, sfruttando i pick and roll di Lillard e l'attenzione sul perimetro su McCollum, gli strappi che gli ospiti provano a piazzare. Gli esterni di Portland provano a mettersi in ritmo ed in partita nel finale di prima frazione, ma sono i canestri di Harris e Chandler a dare il più tre ai Nuggets al termine della prima frazione.

Grazie ai liberi del Gallo la squadra di Malone raggiunge il massimo vantaggio in avvio di secondo quarto, ma i Nuggets rispondono grazie ad uno scatenato McCollum, autore di sette punti in un amen che riportano immediatamente a contatto i Blazers, abili nel tenere sotto controllo i ritmi della sfida. Il ritorno in campo di Lillard coincide anche con il sorpasso, con Denver che paga qualcosa sul perimetro nei minuti conclusivi di frazione: Gallinari e Nelson rispondono, ma sono i canestri dei beniamini di casa a sigillare il più due alla pausa lunga (66-64).

Lo squillo di Gallinari - unica tripla di giornata - in avvio di ripresa, sembra lanciare i Nuggets, ma Lillard e McCollum iniziano a diventare un rebus per la difesa ospite, incapace nel leggere le soluzioni del pick and roll con Nurkic dei padroni di casa. L'intensità difensiva della squadra di Stotts fa la differenza in positivo per Rip City, che a metà frazione piazza l'allungo decisivo: Nelson ed Harris tengono a contatto i Nuggets, che tuttavia pagano il crescente agonismo della retroguardia dei Blazers, abile a chiudere con maggiore fisicità le penetrazioni ospiti, incapaci nel riaprire sul perimetro con il solito penetra e scarica. Qualche forzatura di troppo penalizza i viaggianti, che invece pagano dazio con un pizzico di rilassatezza di troppo spalle a canestro con McCollum e Nurkic che allungano sul più 7. Lillard contribuisce con la tripla del più dieci, da distanza siderale, prima del tap-in vincente di Aminu che, poco prima della sirena di fine terzo quarto, chiude il break di 20-10 che consente ai padroni di casa di chiudere sul più 10 all'ultima pausa.

Denver ci prova con le migliori armi dalla distanza in avvio di ultima frazione, quando Murray e Chandler provano a riaprire la contesa, ma Aminu prima e McCollum immediatamente dopo rispondono con la stessa moneta (107-96). I maggiori problemi dei Nuggets sono in difesa, dove il difensore del bloccante sul pick and roll stenta a trovare le giuste contromisure al portatore di palla, restando spesso nella terra di mezzo che consente a McCollum di prendere le proprie decisioni con relativa serenità, per se stesso o per i compagni: Nelson prova a caricarsi la squadra sulle spalle nel finale, ma le sue scorribande vengono rese vane dai canestri degli esterni dei Blazers, che banchettano nelle difficoltà difensive di Denver, incapace di accorciare il gap creatosi. Il jumper di McCollum, 39 punti alla sirena conclusiva, mette fine ai giochi, con i Blazers che adesso hanno il destino tra le proprie mani.