Il cambio di scenario fa bene ai Washington Wizards di Scott Brooks, che sul parquet amico del Verizon Center dominano gara-3 di semifinale playoff della Eastern Conference contro i Boston Celtics di Brad Stevens e si portano sotto 2-1 nella serie. Decisive l'intensità e l'aggressività dei padroni di casa, che mettono le cose in chiaro già dal primo quarto, con un elettrico John Wall (24 punti, 7/19 dal campo, 8 assist) che trascina i suoi verso un successo mai in discussione. Disorientati e maltrattati invece i biancoverdi, che pagano le sedici palle perse e una serata storta al tiro da tre punti (10/32, 31.3%). Solo 13 punti (3/8 al tiro) e 4 assist, per Isaiah Thomas, soffocato dalla difesa fisica dei Wizards. 

Gara-3 di semifinale playoff tra Wizards e Celtics inizia con i padroni di casa subito pronti a graffiare con Wall e Beal. Un 7-2 in due minuti costringe Stevens a chiamare time-out: Bradley e soprattutto Jae Crowder rispondono pareggiando i conti a quota 12. Ma è esattamente da questo momento che la partita si spezza in due. Washington piazza un parziale terrificante di 21-0, trascinata non solo dal suo backcourt, ma anche da un efficace Otto Porter, a bersaglio con il jumper e in avvicinamento. Morris e Gortat fanno il resto sotto canestro, con Gerald Green costretto a un accoppiamento difficile in difesa. Anche Al Horford fatica contro la fisicità del centro polacco, e i Celtics sbandano vistosamente, perdendo palloni su palloni e sparando a salve da tre punti. Bojan Bogdanovic mette invece a referto tre triple consecutive che infiammano il Verizon Center, mentre dall'altra parte Smart e Brown apportano più confusione che fisicità. Wall è indiavolato, attacca a tutta velocità e appare dal nulla in difesa: i tarantolati Wizards chiudono così il primo quarto avanti 39-17. Le vecchie ruggini tra le due squadre riemergono a inizio secondo periodo, quando prima Jerebko e Morris, poi Oubre e Olynyk accendono due risse sul parquet del Verizon Center. A farne le spese è proprio Kelly Oubre, espulso per un fallo flagrant di tipo-2. La gazzarra sembra svegliare Boston, che prova a riavvicinarsi con Thomas e Horford, ma dall'altra parte c'è sempre John Wall, prontissimo a rintuzzare ogni tentativo di rimonta. Fondamentale per Brooks anche il contributo sotto i tabelloni di Marcin Gortat, che mette più volte in difficoltà Horford, in un primo tempo che si chiude con un eloquente 63-40. 

Il copione non cambia alla ripresa delle operazioni, perchè gli ospiti non riescono mai a trovare il loro ritmo in attacco. Solo Al Horford ha un sussulto al tiro pesante, mentre Thomas subisce la difesa fisica di una Washington senza freni. Markieff Morris allunga ancora per Brooks, poi sono Crowder e Smart a fermare per un attimo la valanga capitolina, ma i Celtics rimangono a distanza siderale nel punteggio, senza dare mai la sensazione di poter concretizzare una difficile rimonta. Le storie tese tra le due squadre proseguono con qualche scaramuccia tra Brandon Jennings e Terry Rozier, in un garbage time anticipato dallo score segnalato dal tabellone. Bradley Beal gioca una gara intelligente, senza forzare tiri o penetrazioni, lasciando la scena al compagno Beal e a un infuocato Bogdanovic. Sotto di una trentina di lunghezze, Stevens alza definitivamente bandiera bianca, inserendo sul parquet i vari Young, Zeller e Johnson. Brooks risponde al segnale della resa scongelando Smith, McClellan, Satoransky, Burke e Mahinmi, in un finale che non ha più nulla da dire. Vince in maniera netta Washington, che di forza e nervi accorcia le distanze nella serie, ma che con ogni probabilità avrà bisogno anche di altro in gara-4, in programma sabato notte, sempre nella capitale federale. 

Washington Wizards (49-33). Punti: Wall 24, Bogdanovic e Porter 19, Gortat 13, Beal 11, Morris 10. Rimbalzi: Gortat 16. Assist: Wall 8

Boston Celtics (53-29). Punti: Horford 16, Crowder 14, Thomas 13. Rimbalzi: Crowder 7. Assist: Thomas 4.