La gara decisiva si è conclusa nel più improbabile dei modi. Con il pubblico di casa a scandire il nome di Kelly Olynyk, che ha realizzato 26 punti uscendo dalla panchina. L'intento degli Wizards è stato fin dalla palla a due quello di cercare di togliere il più possibile l'iniziativa ad Isaiah Thomas. Sforzo inutile, perchè IT ha chiuso la serata con 29 punti a referto e 12 assist, la maggior parte di questi proprio derivanti dagli scarichi, sul pick&roll, per il centro ucraino. Come era ampiamente pronosticabile, uno dei fattori che hanno spinto l'inerzia della gara verso Boston è stato il rendimento della panchina. Quasi nullo l'apporto della second unit dei 'maghi' capitolini. Il conto dei canestri realizzati dalle rispettive panchine è eloquente: 17-1, con Bogdanovic l'unico, dei sette giocatori impiegati da coach Brooks, ha trovare la via del canestro.

A nulla è valsa l'ottima prestazione di Bradley Beal, autore di 38 punti, impreziositi con 4 rimbalzi e 2 assist frutto di un positivo 12 su 22 dal campo. Nel dopogara, ai microfoni di ESPN, le sue parole hanno avuto un forte sapore di frustrazione: "Odio perdere, soprattutto in questo modo. Sono molto dispiaciuto, anche perchè crediamo di essere la squadra migliore. Abbiamo pagato in difesa, è impensabile subire sempre più di 100 punti". Sulla stessa lunghezza anche il compagno di backcourt, John Wall, il quale ha singhiozzato al tiro nelle ultime fasi del match. Il numero 2 degli Wizards infatti ha chiuso il match sbagliando tutte e 11 le conclusioni tentate negli ultimi 19 minuti di gioco e terminando la partita con 18 punti e 8/23 al tiro, spesso accontentandosi delle conclusioni dall'arco che non sono mai state di certo la specialità della casa (1/8 dalla distanza). Il prodotto dei Kentucky Wildcats si è limitato ad affermare che la sconfitta in gara 7 "è stata uno spreco". 

Delusione, tanta, anche nelle parole dell'allenatore Scott Brooks: "Vedo i ragazzi molto afflitti, hanno dato tutto in campo, non gli posso rimproverare nulla. Abbiamo pagato a caro prezzo le nostre corte rotazioni, rispetto a Boston che ha un roster lungo ed assortito".  Polemico con l'operato di Wall e Beal, il centro polacco Marcin Gortat senza peli sulla lingua ha sottolineato: "Hanno fatto un gran lavoro Wall e Beal, però non possono fare tutto da soli. Vanno aiutati. Anche la panchina deve dargli manforte, abbiamo fatto il possibile, ma non è stato possibile. Però loro in campo devono fare le cose giuste, non solo correre e scattare. Devono coinvolgere tutti. Penso che ci siano momenti in cui sono immarcabili, ma in altre occasioni non possono e devono fare tutto da soli. Però ripeto, oggi abbiamo perso di squadra".