Le triple di Haynes nel terzo periodo e l'infortunio di Sutton nel secondo sono le chiavi di lettura di Gara 2 della finale scudetto 2016-2017. Un primo tempo equilibrato, durante il quale a Batista e McGee avevano risposto Craft e Flaccadori, poi lo stiramento subito da Sutton priva Trento del suo terminale offensivo principale e ne accorcia ulteriormente le rotazioni. Venezia trova in Haynes, spettatore per quasi tutto il primo tempo, il mattatore della serata. Le triple del numero 0 creano il divario decisivo tra le due formazioni, con l'Aquila che non riesce a trovare a in Shields l'alternativa a Sutton e Venezia in controllo, durante l'ultimo quarto, con Filloy e Stone.
Da Gara 3 ci si trasferisce a Trento, con l'Aquila sì col fattore campo a disposizione, ma con la grossa incognita delle condizioni fisiche di Sutton. 

Primo quarto De Raffaele lancia Tonut in quintetto al posto di Stone, con Haynes, Bramos, Peric e Batista. Solito quintetto per Buscaglia, con Craft, Shields, Gomes, Sutton e Hogue. Trento fallisce il primo attacco, non Venezia che va a segno con Batista. Il centro ex Milano è subito protagonista, con punti e rimbalzi offensivi, trascinando Venezia il  primo mini allungo (9-2). Le due squadre vanno avanti con ritmi piuttosto bassi: Venezia perde subito Haynes, che al secondo fallo fa seguire un tecnico, mentre Trento pare impacciata e perde troppi palloni. Venezia si trova decisamente meglio e, quando Batista va a rifiatare  a metà quarto, i punti di divario sono 8 (14-6), con l'uruguagio già a quota 4 con 3 rimbalzi e 1 stoppata. Tuttavia, l'Umana viene frenata dagli errori dalla lunga distanza (1/4), e Trento si fa sotto con il contropiede di Sutton (14-10). Col rientro di Batista, l'Umana rimette le cose a posto, e con Ejim e Viggiano tocca la doppia cifra di vantaggio (21-10). Il timeout ordinato da Buscaglia genera soltanto una palla persa (23-10),  poi ci pensano Shiedls con una tripla, e Flaccadori con un'entrata, a roportare Trento in partita (23-15). Filloy cancella lo 0/5 da 3 del precedente incontro siglando la tripla  che frena la rimonta di Trento, che solo grazie alla cattiva gestione da parte degli avversari dell'ultimo possesso, riescono con Sutton a realizzare gli ultimi due liberi del quarto,chiuso sul 26-19

Secondo quarto Dopo un canestro di Ejim, i primi due minuti del quarto sono caratterizzati da attacchi bloccati da ambo le parti. Trento conquista qualche rimbalzo offensivo, senza però finalizzare,  e a Venezia basta un contropiede di Bramos per tornare a +10 (30-20). Trento riemerge dal pantano con 2 triple di Flaccadori e un tiro dalla media di Craft, subisce una mazzata con l'infortunio di Sutton, che viene messo  ko da uno stiramento. Tuttavia, Trento approfitta delle basse percentuali di Venezia per mettere la freccia con una tripla di Forray (32-35). Col tiro da 3 che non entra (2/11), Venezia prova a servire Peric e Batista,  ma nonostante il dominio a rimbalzo, anche da 2 le percentuali non sono migliori (9/26). Ci pensa però McGee a far ripartire i lagunari, con 5 punti consecutivi e un recupero su Forray. Trento non molla di un centimentro, e riesce  grazie a Craft, miglior realizzatore con 9 punti, a chiudere sul 41 pari. Ma senza Sutton, per Trento si fa dura.

Terzo quarto Haynes ritorna in campo e rompe il ghiaccio con una tripla. Buscaglia punta sul quintetto alto, con Lechthaler e Hogue contemporaneamente in campo per arginare Batista, ma uno 0/3 di Shields e un paio di perse di Craft tengono l'attacco di Trento a 0 nei primi 3 minuti (46-41). L'infortunio di Sutton accorcia più del solito le rotazioni di Trento, tuttavia l'Aquila approfitta di ogni piccolo errore in difesa dell'Umana per restare a contatto, con Craft che continua a essere un fattore a livello realizzativo (53-50). L'impatto di McGee non è devastante come nel secondo quarto, ma sono le triple di Haynes a scavare il solco: l'americano sfoga tutta la rabbia accumulata nel primo tempo e la quarta bomba del numero 0 fa volare Venezia sul +9 (59-50). L'1/4 ai liberi di Trento e i punti di Peric spingono Venezia sul +11 (63-52), due grandi difese di Stone impediscono canestri dal campo all'Aquila, e l'ultimo canestro, realizzato da Viggiano, è più di un'ipoteca sul risultato di Gara 2.

Ultimo quarto. La partita è ormai decisa. La tripla di Filloy porta Venezia al massimo vantaggio. Treno dimostra per l'ennesima volta tutto il suo carattere, stringendo le maglie difensive e costringnedo Venezia a perdere ritmo in attacco, fino a quando non rientra in campo Haynes, che con l'ennesima tripla chiude di fatto la contesa (72-57). Nel finale si sblocca dalla lunga distanza anche Bramos, mentre Buscaglia dà spazio ai giovani della panchina e comincia già a pensare a Gara 3, che qualora dovesse disputarsi senza Sutton rischia di essere a pronostico chiuso.