Dopo essere stati sotto di una ventina di lunghezze contro i Chicago Bulls di Fred Hoiberg, i Los Angeles Lakers di Luke Walton rimontano e portano a casa la vittoria sul parquet amico dello Staples Center. Gara a due volti quella dei gialloviola, letargici nel primo tempo, attivissimi nella ripresa, trascinati dal rookie Kyle Kuzma e da Kentavious Caldwell-Pope. Altra serata difficile al tiro invece per Lonzo Ball (3/13 dal campo, ma 13 rimbalzi e 4 assist), mentre ai Bulls non basta la buona prestazione di Denzel Valentine (17 punti) e i soliti lampi di classe di Lauri Markkanen (13 punti e 14 rimbalzi). 

L'unica gara della notte NBA si disputa allo Staples Center di Los Angeles, dove i Lakers ospitano i Bulls. Fred Hoiberg inserisce in quintetto Kris Dunn per Jerian Grant, ma il primo quarto ospite è tutto di Denzel Valentine, il sophomore da Michigan State che segna undici punti in un lampo, tenendo Chicago in linea di galleggiamento. Dall'altra parte i gialloviola aprono con un Kyle Kuzma come sempre aggressivo, autore di una gran schiacciata e di due triple importanti, mentre Lonzo Ball fa partire un airball dall'arco, sottolineato dal mormorio dello Staples. I gemelli Lopez duellano sotto canestro, ed è Robin a dimostrarsi più combattivo di Brook, in serata no. Brandon Ingram attacca il ferro con buona aggressività, replicando a Valentine e a un timido Dunn, con i Bulls che hanno comunque il merito di chiudere il primo quarto sul 23-27. Vantaggio ospite che si dilata nel periodo successivo, quando in uscita dalla panchina il giovane Antonio Blakeney fa impazzire la difesa dei Lakers, andando a bersaglio praticamente in ogni modo (anche con una schiacciata in contropiede). I californiani perdono un paio di palloni di troppo, trovando però una tripla estemporanea con Lonzo Ball (replicata da una schiacciata volante). Anche Zubac e Brewer assaggiano il campo per Walton, ma Chicago allunga ancora, con il rientro in campo di Markkanen e Justin Holiday. Caldwell-Pope va a segno dall'arco per limitare i danni, e il primo tempo si conclude con lo score di 42-56.

Il margine in favore degli ospiti giunge a toccare le venti lunghezze a inizio quarto quarto, quando Robin Lopez continua a dominare sotto canestro e Valentine va a bersaglio non solo da tre punti. I Lakers si scuotono però di colpo, trascinati dall'energia contagiosa di Kyle Kuzma, uomo ovunque e impressionante per quantità di soluzioni offensive. Mentre Ball non riesce a cambiare marcia, i gialloviola trovano punti importanti prima da Caldwell-Pope, poi da Jordan Clarkson, sempre attivissimo in uscita dalla panchina. Non bastano time-out ripetuti di Hoiberg ai Bulls per evitare la rimonta gialloviola, che passa ancora una volta da Kuzma, ma anche e soprattutto da un redivivo Julius Randle, che riscatta un primo tempo anonimo con minuti di qualità e di aggressività. Due potenziali giochi da tre punti, oltre a una difesa intensa, consentono ai Lakers di pareggiare già verso la fine del terzo quarto, ma i Bulls non vanno al tappeto, aggrappandosi al talento di Lauri Markkanen, finalmente preciso al tiro e importante a rimbalzo. Gli ospiti fanno ciò che possono con il talento a disposizione, trovano qualcosa da Portis e Holiday, ma è troppo poco in uno Staples accesosi dal torpore. Clarkson si erge nuovamente a protagonista, anche Josh Hart partecipa ai minuti di fuoco dei gialloviola, in cui Kentavious Caldwell-Pope risulta decisivo, con un tap-in e due triple consecutive. L'ultima accelerazione di Brandon Ingram chiude i conti, e i Lakers evitano così una brutta sconfitta contro una delle peggiori squadre della lega. 

L.A. Lakers (8-10). Punti: Kuzma 22, Caldwell-Pope 21, Ingram 17, Clarkson 12, Randle 10. Rimbalzi: Ball 13, Randle 10. Assist: Kuzma e Ingram 4. 

Chicago Bulls (3-12). Punti: Valentine 17, Blakeney 15, Lopez 14, Markkanen 13, Dunn 12, Holiday 10. Rimbalzi: Markkanen 14, Holiday 10. Assist: Dunn 6.