San Antonio Spurs - Miami Heat 117-105

Non c'è Whiteside nel quintetto ospite, con Spolestra che preferisce un quintetto di piccoli con Olynyk nel ruolo di centro nominale al posto di Bam Adebayo. Ne scaturisce un atteggiamento aggressivo ed estremamente perimetrale degli ospiti fin dal principio, con l'intensità e l'entusiasmo che mettono in difficoltà inizialmente gli Spurs: tre triple da una parte - due di J. Johnson e una di Richardson - alle quali San Antonio risponde andando chiaramente nel pitturato, provando a sfruttare Gasol ed Aldridge. Non basta però per contenere la sfuriata degli Heat, che giocano bene e puniscono le rotazioni difensive dei padroni di casa dal perimetro: Waiters e Johnson - Wesley - si iscrivono alla festa, al pari di Ellington la cui tripla vale il più 8 a fine primo quarto (27-35). Gli Spurs provano a serrare le fila difensivamente e trovano il parziale di 6-0 che li riavvicina ai fuggitivi, ma Johnson e Dragic allontanano il ritorno di San Antonio in partita. Forbes inizia a scaldare i motori a metà secondo quarto - finirà la gara con un clamoroso 5/5 da tre - accorciando nuovamente in collaborazione con Ginobili il divario. Miami non accusa il colpo e risponde prontamente, riuscendo con Adebayo e Dragic a chiudere sopra di un punto il primo tempo. 

L'inerzia si è tuttavia capovolta e, in avvio di ripresa, Gay, Aldridge ed ancora Forbes dalla distanza confezionano il parziale che fa scappare gli Spurs (73-67). La squadra di Popovich non riesce tuttavia ad ammazzare la sfida, anzi, subisce in rapida successione due triple di Waiters, quella di Tyler Johnson e di Olynyk che rimettono gli ospiti in carreggiata. Il festival delle triple vede protagonisti ancora Forbes, alla quinta di serata, e Mills, i quali ridanno entusiasmo e fiducia ai padroni di casa. E' ancora un incredibile Johnson a cucire lo strappo fino al -1, anche se l'ultima parola del quarto è di Ginobili, la cui bomba allo scadere fa esplodere l'At&t Center e da il più 4 ai padroni di casa. Quattro punti di Gasol di fila, in avvio di ultima frazione, e la tripla di Mills dall'angolo, sembrano chiudere i giochi (93-84). Miami stavolta accusa il colpo e, complice anche un'intensità ed una fisicità maggiore degli Spurs difensivamente, crolla: Parker firma il più 15 con due penetrazioni, con i padroni di casa che negli ultimi minuti controllano il ritorno di Richardson e Waiters fino al più dodici finale. 

Los Angeles Clippers - Minnesota Timberwolves 107-113

Perdono ancora i Los Angeles Clippers tra le mura amiche dello Staples Center. La squadra di Doc Rivers non sembra riuscire a trovare le chiavi per scuotersi e ripartire, complici anche l'assenzaz di Blake Griffin oltre a quella di Milos Teodosic. Non basta il ritorno di Danilo Gallinari per porre rimedio ad un ottima prova corale dei Timberwolves di coach Thibodeau, essenziali soprattutto faccia a canestro, con Teague e Butler perfetti nella gestione dei possessi e della distribuzione dei tiri. Fin dal principio della contesa Minnesota appare padrona del campo, con Gibson scatenato sotto le plance (doppia doppia per lui già all'intervallo): l'ala ex Bulls, in compagnia di Teague e Wiggins confeziona il +7 alla prima sirena, confermato ed implementato a cavallo delle prime due frazioni dai canestri di Crawford, Dieng e Butler. Di Rivers e Williams i tentativi di rimonta dei padroni di casa, vani soprattutto nella seconda metà del secondo periodo, quando Towns, Wiggins ed ancora Gibson confezionano il parziale che manda Minnesota all'intervallo con 13 lunghezze di margine. 

Towns sfida Gallinari in palleggio - Foto NBA.com
Towns sfida Gallinari in palleggio - Foto NBA.com

Rivers non riesce a trovare la chiave difensiva per arginare i lunghi dei rivali, con Gallinari da quattro che fatica e non poco spalle a canestro, oltre che al tiro. Ne beneficia Towns, che spopola sotto le plance e, con l'aiuto di Teague e Butler piazza il parziale che manda Minnesota avanti di 19. La sfida sembra chiusa, ma Jordan e soprattutto Williams hanno altre idee: l'ex guardia di Houston e Lakers piazza due triple quasi di fila che riportano sotto di 8 i padroni di casa alla penultima sirena. Butler e Dieng respingono gli assalti dei Clippers in avvio di quarta frazione, frustrando tutti i tentativi di rimonta. Crawford allunga nuovamente fino a toccare la doppia cifra, ma non è finita: Jordan firma quattro punti di fila dopo l'ennesima tripla di Lou Williams, ma il meno quattro è soltanto illusorio, perché Butler e Wiggins sono implacabili nel finale nel chiudere la sfida.