New York Knicks - Boston Celtics 112-121

Seconda vittoria consecutiva per i Boston Celtics di coach Brad Stevens che sbancano la Grande Mela ed il Madison Square Garden di New York grazie alle ottime prestazioni di Kyrie Irving e Jaylen Brown. Partita bella ed emozionante, molto più equilibrata di quanto ci si aspettasse, con i padroni di casa in partita grazie a Beasley ed Hardaway in avvio di partita e, soprattutto, ad uno scatenato Burke dalla panchina. I padroni di casa tengono i ritmi alti e costringono Boston a qualche errore di troppo, ma nel secondo periodo Irving si scuote e, dopo aver lasciato la scena a Brown ed alla panchina - buono l'apporto di Smart e Rozier come al solito - inizia a carburare, dando il vantaggio ai suoi all'intervallo. E' dopo metà gara che l'ex Cavs si infiamma definitivamente, mettendo a referto 14 punti di fila con quattro bombe consecutive che consentono ai Celtics di creare i presupposti del break decisivo. Beasley e Burke non bastano, New York crolla a -10. L'ultimo sussulto dei Knicks è nel ventre dell'ultimo quarto, quando arrivati a -2 ai ragazzi di Hornaceck manca il colpo del sorpasso. Brown e Rozier allungano nuovamente, passa Boston. 

Miami Heat - Memphis Grizzlies 115-89

Tutto facile per i Miami Heat di coach Eric Spoelstra che continuano ad inseguire l'ottava posizione della classifica nella Eastern Conference. I padroni di casa approfittano delle assenze dei Memphis Grizzlies per archiviare la trentunesima vittoria stagionale e provare ad invertire la rotta dell'ultimo periodo, non propriamente felice. Nona sconfitta di fila invece per gli ospiti, i quali privi di Evans e Gasol non hanno potuto tenere testa agli Heat oltre i primi minuti. Davis e Brooks tengono il passo di Miami nel primo quarto, con Memphis che anche grazie a discrete percentuali di tiro colleziona 31 punti a referto ed è soltanto a -3, rispondendo a tutti i tentativi di allungo di Johnson e compagni. Le mani iniziano a raffreddarsi con il passare dei minuti e, le rotazioni corte e di livello non esaltante, condizionano il prosieguo della gara: Winslow, Ellington e Johnson bombardano da oltre l'arco, consentendo a Miami di scappare via fino alla doppia cifra di vantaggio. Il break decisivo arriva in avvio di ripresa, quando la difesa ospite lascia a Whiteside il dominio del pitturato: Miami scappa fino al più 14, poi sono Johnson ed Ellington dalla distanza a rifinire l'opera prima del garbage time finale. 

Utah Jazz - Dallas Mavericks 97-90

Tornano alla vittoria gli Utah Jazz di Quin Snyder che dopo la battuta d'arresto contro Portland tornano al successo. Nona vittoria delle ultime dieci la quale rilancia le ambizioni di Mitchell e compagni, ad un solo successo dall'ottavo posto ad Ovest. Vittoria sudata quella ottenuta ai danni dei coriacei Dallas Mavericks, i quali nonostante un pessimo primo quarto hanno dato del filo da torcere ai Jazz per tutta la durata dell'incontro. Il quarto d'apertura è tutto in favore dei padroni di casa: Rubio alza immediatamente i ritmi della sfida consentendo a Mitchell e Ingles di carburare immediatamente da oltre l'arco, mentre Dallas si affida a Barea e Nowitzki per tenere il passo, ma non vi riesce. Gobert domina il pitturato, mentre O'Neale e Crowder rifiniscono per il +12 alla prima sirena. Con sette punti quasi di fila è ancora l'ala tedesca a suonare la carica per i texani, che trovano linfa vitale dalla panchina da Ferrell, McDermott e Powell. Utah accusa il colpo e Dallas ritrova la parità, prima del ritorno di Mitchell che vale il vantaggio Jazz all'intervallo. 

Dallas adesso è in partita e ci resta fino al termine dell'incontro: nonostante una pessima percentuale dal campo di Barnes, gli ospiti si affidano a Matthews e a Barea per rispondere ai canestri di Mitchell dalla parte opposta. Utah non riesce più ad alzare il ritmo della sfida, non trovando quasi mai la transizione e tiri puliti da oltre l'arco. Il talento del rookie di Snyder non basta, perché Smith controbatte dalla parte opposta. Le triple di Barea, McDermott e Ferrell mettono paura ai Jazz in avvio di quarta frazione, ma Utah trova la forza a quattro minuti dalla fine di piazzare un 8-0 di parziale che taglia le gambe ai Mavs. Ferrell non basta nel finale, quando Dallas fallisce un paio di ghiotte occasioni per riportarsi in parità. 

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