Oklahoma City Thunder vs Dallas Mavericks 111-110 (overtime)

La partita assume la sua importanza già dalle prime battute, perché il signore in casacca quarantuno, che porta il nome di Dirk Nowitzki, diventa il sesto giocatore NBA a raggiungere il traguardo dei trentuno mila punti. E lo fa alla sua maniera, con un fadeway impossibile da contrastare. Nonostante il peso storico della partita, Dallas non parte con il piede giusto, e nel primo quarto si ritrova già sotto di undici punti. Occorre rimettere le cose in pari e fermare la corsa di Okc, e tra il secondo e il terzo quarto (22-22 il primo citato, e 23-33 il secondo) va a riprendersi gli avversari, firmando anche il sorpasso. C'è partita, il calo dei Thunder viene sfruttato dai Dallas lestamente, ed il quarto quarto è intenso, perché i vari Paul George, Carmelo Anthony e Russell Westbrook si accedono E sono proprio le giocate dei tre signori citati a riportare avanti i Thunder, e a costringere Dallas alla giocata finale a sette secondi dalla fine. Prima Weasley Matthews rischia malamente di perderla, poi sbaglia il canestro; a raccoglierla è, fortunatamente per i Mavericks, Dwight Powell che sigla il canestro ravvicinato, decretando il pareggio. E' overtime, e anche qui l’equilibrio regna, Dennis Smith Jr. realizza una giocata da veterano, segnando una tripla in faccia ad Anthony, ma Westbrook non ci sta, ed è in queste occasioni che si risveglia la sua versione mvp: sotto di due, penetrazione con canestro seguito dal fallo. Possibile gioco da tre punti, chiaramente concretizzato. Ancora sei secondi per Dallas per cambiare il destino del match, ma questa volta il tiro sbagliato non può essere raccolto da nessuno dei Mavericks e i giochi si chiudono.

Oklahoma: Punti; Westbrook 30, George 23, Anthony/Grant 12 – Rimbalzi; Adams 12, Westbrook/George 11 – Assist; Westbrook 7, George 6

Dallas: Punti; Barnes 26, Powell 21, Smith Jr. 17 – Rimbalzi; Powell 8, Matthews 7, Nowitzki/Barnes 5 – Assist; Barea 7, Smith Jr. 6, Barnes 5

 

New Orleans Pelicans vs San Antonio Spurs 121-116

I Pelicans sono in versione playoffs, e non sembrano volersi arrestare. Capitanati da un Anthony Davis realmente candidabile al premio di mvp. The Brow si sta caricando la squadra sulle spalle dopo l’infortunio tremendo occorso a DeMarcus Cousins. Brutte notizie da subito invece per gli Spurs che perdono LaMarcus Aldridge, che in un tentativo di stoppata poggia male il piede. La caviglia si gira male, out. Nonostante ciò San Antonio nel terzo quarto è avanti di dieci, ed è proprio in questo momento che Greg Popovich si altera con gli arbitri facendosi espellere; forse non il momento migliore dato che la squadra era in controllo. Da lì gli Spurs calano completamente, e nel quarto quarto gettano il vantaggio. Si gioca quindi colpo su colpo, prima da un lato poi dall’altro. La partita ad un minuto dalla fine si fa veramente interessante. Il momento decisivo è però a venti secondi dal termine della partita, quando Jrue Holiday sbaglia entrambi i liberi concessi dall'arbitro, ma Davis è lì, contro due avversari, e fa suo un rimbalzo caldissimo, prendendosi il fallo, e portando la squadra a tre punti di distacco. Gli Spurs gestiscono malissimo l’ultimo possesso prendendosi un tiro completamente marcato, e i Pelicans ringraziano, portando così la serie di vittorie a sette.

New Orleans: Punti; Davis 26, Holiday 25, Moore 17 – Rimbalzi; Davis 15, Rondo 8 – Assist; Rondo 12, Clark 4

San Antonio: Punti; Gay 19, Murray 18, Ginobili 17 – Rimbalzi; Murray 9, Anderson 8, Lauvergne 7 – Assist; Murray 5, Gay 4