Altra tegola per i Boston Celtics, che nonostante l’ottima stagione continuano a dover fare i conti con infortuni a ripetizione. L’ultimo in ordine di tempo è Marcus Smart, che ieri è finito sotto i ferri per riparare una lesione al legamento del pollice destro. La convalescenza lo terrà fuori dalle sei alle otto settimane, mettendo quindi in dubbio la sua presenza, almeno inizialmente, per i Playoffs. In un primo momento l’infortunio patito da Smart, tuffandosi durante il primo tempo della sconfitta contro gli Indiana Pacers, era stato giudicato come una semplice lussazione, fasciata addirittura per permettergli di terminare la gara.


Gli esami di questa settimana hanno invece messo in evidenza un problema decisamente più serio, che vedeva l’operazione come unica via d’uscita per sperare in un rientro in tempo per disputare la post-season. Smart, che sta viaggiando a 10,2 punti, 4.8 assist e 3.5 rimbalzi in praticamente 30 minuti a partita, aveva già saltato 11 gare per un infortunio alla mano, a gennaio, in seguito ad un pugno sferrato contro una vetrata, ovviamente infranta. Al suo rientro, dopo l’all-star game, la guardia ha garantito a Brad Stevens un bonus importantissimo dal punto di vista della verve e della cattiveria agonistica.
 

L’infermeria di Boston si ritrova dunque pienissima, con lo sfortunatissimo Hayward e Daniel Theis che verosimilmente hanno già finito la loro stagione, mentre Jaylen Brown continua a combattere con tanti piccoli fastidi: stavolta tocca al collo. Problemi alla schiena anche per Jabari Bird, mentre sembra sulla via del recupero Kyrie Irving (ai box per il ricorrente problema al ginocchio sinistro, per risolvere il quale non ha escluso future operazioni), che dovrebbe essere a disposizione tra un paio di giorni.