Partita pazzesca fra Toronto e Oklahoma City, giocata ad un orario "europeo", conclusa soltanto negli ultimi istanti di gioco grazie all'MVP in carica. I Thunder si muovono al quarto posto ad Ovest ipotecando i playoff grazie a Westbrook, che realizza 37 punti, 13 rimbalzi e 14 assist contro una difesa totalmente disorientata. Adams lo segue con 25 punti e 10/13 al tiro, mentre per i Raptors sono i soliti due, Lowry a DeRozan, a chiudere con 46 punti in due.

Il match è piacevole e molto intenso sin da subito, con Steven Adams protagonista soprattutto in attacco. Valanciunas non riesce mai a fermarlo anche perché Westbrook lo serve alla perfezione. Lowry e DeRozan riescono comunque a fare il loro dovere tornando quasi subito in vantaggio. Le tante palle perse però concedono canestri troppo facili ad OKC che chiude il primo quarto avanti di sei. Nel secondo quarto cambia la musica: nonostante l'assenza di VanVleet, la panchina dei Raptors fa paura soprattutto con i lunghi Siakam e Nogueira, che concludono alla perfezione sotto canestro. Con il rientro dei titolari, principalmente Paul George, OKC ci mette una pezza e chiude persino sul 66-64, dopo essere stati sotto di dieci punti.

L'equilibrio non viene spezzato neanche nel secondo tempo, ma il gioco cambia di molto con un calo dell'intensità e anche dell'entusiasmo dei gicoatori in campo. Ad approfittarsene è un buon Carmelo Anthony che per qualche minuto rilancia le sue azioni personali, ma è Toronto a concludere sul +1 ad un quarto dal termine. Inaspettatamente Abrines e Felton fanno paura alla panchina dei padroni di casa con tre triple fondamentali per far rimenre Oklahoma City in scia. Toronto quindi non scappa e si arriva agli ultimi minuti in perfetta parità.

Westbrook diventa l'unico termine finale delle azioni di OKC, e quando i Raptors sembrano poter dare uno strappo al match, Lowry commette due falli (molto dubbi) ed è costretto ad uscire dal campo. Al suo posto torna in campo Delon Wright che sorprende tutti con 4 punti in fila ma DeRozan pecca nella gestione della palla e lascia a Westbrook la possibilità di sorpasso. Negli ultimi possessi i Thunder riescono a chiuderla dalla lunetta, con DeRozan, Ibaka e Casey allontanati dal campo per proteste troppo vistose. I padroni di casa lamentano qualche fallo non fischiato nei momenti decisivi, ma anche qualche errore nell'altra metà campo.