Con la contusione all'inguine patita nella notte NBA da Draymond Green, sono ora quattro gli All-Star dei Golden State Warriors non a disposizione di coach Steve Kerr. Una sequenza di infortuni che ha costretto i campioni in carica ad abbandonare la lotta per il primo posto nel ranking della Western Conference, con gli Houston Rockets ormai scappati via, e con la quale bisogna fare i conti in vista dei playoffs. Senza i loro migliori giocatori, i Dubs hanno perso in casa contro i Sacramento Kings, vinto a Phoenix e perso nuovamente nella notte contro i San Antonio Spurs all'AT&T Center. A Durant, Thompson e Curry si è aggiunto appunto Draymond Green, vittima di una dolorosa ginocchiata all'inguine subita dal quasi omonimo Danny Green. Per l'Orso Ballerino da Michigan State non dovrebbe però trattarsi di nulla di grave: "Credo che il dolore adesso sia al culmine - le sue parole, riportate da Chris Haynes di Espn - ma non è niente di serio. Ora valuterò giorno per giorno quali saranno i miglioramenti nelle prossime quarantotto ore. In genere, quando subisci un colpo nelle parti basse, il dolore si allevia nel giro di un paio di minuti, mentre stavolta fa ancora male. Ma non è niente, sarà tutto ok". 

Green sarà dunque monitorato quotidianamente dallo staff medico dei Warriors, un po' come Steph Curry, fermo dall'8 marzo scorso a causa di una distorsione alla caviglia sinistra, patita curiosamente sempre contro gli Spurs (nella gara casalinga della Oracle Arena). Secondo quanto riportato da Ramona Shelburne e Chris Haynes di Espn, le condizioni del due volte MVP saranno valutate nuovamente nella giornata di oggi, ma la gara di venerdì contro gli Atlanta Hawks - a Oakland - potrebbe essere quella del rientro. Il condizionale è d'obbligo, perchè Golden State intende procedere con i piedi di piombo con Curry, da sempre soggetto a fastidi alle caviglie, soprattutto in questo momento, in cui l'inizio dei playoffs è davvero dietro l'angolo. Se i nuovi esami odierni daranno gli esiti sperati, Steph riprenderà ad allenarsi con i compagni per i prossimi due giorni, con la gara contro gli Hawks nel mirino. In caso contrario, al suo posto continuerà a partire in quintetto Quinn Cook, che nelle ultime due partite ha messo insieme numeri interessanti. Diversa la situazione relativa a Klay Thompson e Kevin Durant: per entrambi i tempi di recupero dovrebbero allungarsi almeno fino alla fine di marzo.