Quinta vittoria consecutiva dei Philadelphia 76ers di Brett Brown, che dominano in Florida, all'Amway Center contro gli Orlando Magic di Frank Vogel. Partita in ghiaccio già dopo il primo tempo, con gli ospiti che possono permettersi far riposare i loro titolari per buona parte della ripresa. Vittoria playoff per i New Orleans Pelicans di Alvin Gentry, che sul parquet amico dello Smoothie King Center, superano in rimonta i Los Angeles Lakers di Luke Walton, trascinati da Anthony Davis.

Orlando Magic - Philadelphia 76ers 98-118

Non c'è Jonathan Isaac nel quintetto di Orlando, con Frank Vogel che lancia Iwundu e Mario Hezonja dalla palla a due. Subito un parziale di 6-0 in favore dei Sixers, a cui replicano d'orgoglio i Magic, grazie a Nikola Vucevic e Aaron Gordon. Ma le palle perse e la difesa in transizione tradiscono coach Vogel, che vede Simmons, Redick e Covington arrivare con facilità al ferro, mentre Joel Embiid dà spettacolo alla sua maniera. Le seconde linee di Phila allargano il gap, in particolar modo grazie a Marco Belinelli ed Ersan Ilyasova: l'italiano si fa trovare nelle pieghe nell'attacco, il turco segna sia in penetrazione che da tre, per il 23-32 della prima pausa. Nel secondo quarto Orlando prova a rispondere, prima con D.J. Augustin e con Birch, poi con le riserve Bismack Biyombo, Arron Afflalo e Shelvin Mack, ma a Philadelphia basta pochissimo per ristabilire le distanze: Justin Anderson segna in uscita dalla panchina, Ben Simmons vola indisturbato al ferro, Robert Covington e Dario Saric vanno a bersaglio dall'arco, Joel Embiid mette a referto cinque punti spettacolari, e il primo tempo si chiude sul 49-70. La gara finisce sostanzialmente qui, perchè alla ripresa delle operazioni i Magic affondano: senza intensità, concedono canestri facili agli avversari, che cominciano a segnare con frequenza da tre, ancora con Covington, poi nuovamente con Marco Belinelli ed Ersan Ilyasova, mentre Simmons si dedica a costruire una doppia doppia fatta di soli rimbalzi e assist. Brown limita l'impiego di Embiid, dà spazio ad Amir Johnson quando i suoi sfondano il vantaggio del +35. Vogel assiste impotente a una prestazione imbarazzante dei suoi, che limitano i danni solo nel quarto quarto, di puro garbage time. Per i padroni di casa spazio ai vari Speights, Birch, Artis e Purvis, per i Sixers ecco in campo anche Korkmaz, Jackson e Holmes, con T.J. McConnell playmaker. 

Orlando Magic (21-51). Punti: Purvis 19, Biyombo 13, Gordon e Speights 10. Rimbalzi: Gordon 11. Assist: Mack 6. 

Philadelphia 76ers (41-30). Punti: Ilyasova 18, Embiid 17, Covington e Belinelli 15, Redick 12, Saric 10. Rimbalzi: Simmons 11, Saric 10. Assist: Simmons 10.

New Orleans Pelicans - Los Angeles Lakers 128-125

Lakers a New Orleans ancora senza Brandon Ingram, ma comunque in grado di offrire una prestazione offensiva di alto livello. Kentavious Caldwell-Pope parte fortissimo, con tre triple consecutive (saranno cinque nel solo primo quarto), Brook Lopez è efficace al tiro, Julius Randle entra gradualmente in partita, ma poi segna uno spettacolare canestro in coast to coast, ma i Pelicans rimangono in partita grazie al solito Anthony Davis, una sentenza nei pressi nel ferro, e a Rajon Rondo, estremamente aggressivo per le sue abitudini. I gialloviola continuano ad aprire il fuoco da tre, con Travis Wear, KCP e Lonzo Ball (1/12 per lui dall'arco), e con Isaiah Thomas che attacca, chiudendo il primo quarto sul 40-44. Padroni di casa in partita grazie al contributo della panchina: con Mirotic e Diallo sotto i loro standard, ci pensano Darius Miller e Ian Clark a tenere a galla New Orleans, almeno fino al ritorno in campo di Anthony Davis, dominatore della sfida. Ma i Lakers continuano a trovare il canestro con facilità, ancora con Caldwell-Pope, Randle e Kyle Kuzma, per il 71-73 dell'intervallo lungo. Alla ripresa delle operazioni gli ospiti calano, consentono a Jrue Holiday di eseguire un primo strappo, con Davis sempre presente ed E'Twaun Moore sugli scudi. Per Walton ci sono comunque le risorse Caldwell-Pope e Kyle Kuzma, con il rookie in crescendo nel corso della partita. Alla prima vera accelerazione dei Pelicans rispondono così i gialloviola, con Brook Lopez e Julius Randle, che insieme a Isaiah Thomas si assicurano un vantaggio di dieci lunghezze entrando nel quarto quarto. Qui i Lakers perdono un paio di palloni banali, regalano punti a un fantastico Anthony Davis, imprendibile in situazione dinamica, e si costringono a una gara punto a punto. Kuzma, Randle e Caldwell-Pope non si arrendono, ma è Rajon Rondo la variabile impazzita dei Pelicans, in un finale che coinvolge ancora Holiday. A venti secondi dalla conclusione i californiani hanno la palla dell'ennesimo controsorpasso (126-125), ma Ball non trova il bersaglio da tre. Davis fa due su due ai liberi e sull'ultima rimessa gli ospiti perdono il pallone e alzano bandiera bianca. 

New Orleans Pelicans (43-30). Punti: Davis 33, Holiday 26, Rondo 24, Moore e Clark 13. Rimbalzi: Davis 9. Assist: Rondo 10. 

L.A. Lakers (31-40). Punti: Caldwell-Pope 28, Randle e Lopez 23, Kuzma 22, Thomas 15. Rimbalzi: Ball 13, Randle 10. Assist: Ball 9.