Trascinati da Russell Westbrook, autore di una tripla doppia da 26 punti, 15 rimbalzi e 13 assist, gli Oklahoma City Thunder di Billy Donovan vincono una gara importante allo Smoothie King Center di New Orleans contro i Pelicans di Alvin Gentry. OKC più vicina ai playoffs, mentre c'è ancora da sudare per Davis e compagni. Agevole successo degli Utah Jazz di Quin Snyder al Target Center di Minnesota contro i Timberwolves di Tom Thibodeau, in un altro scontro importante in ottica postseason della Western Conference. 

New Orleans Pelicans - Oklahoma City Thunder 104-109

Quintetti confermati allo Smoothie King Center di New Orleans, dove sono i Thunder a partire meglio, grazie alla fisicità di Steven Adams. Il neozelandese sfrutta due alzate di Westbrook per spazzar via Emeka Okafor e Anthony Davis, mentre Paul George e Carmelo Anthony si mettono in ritmo dalla media e dalla lunga distanza. I padroni di casa replicano con un paio di jumper inattesi di Rajon Rondo, ma soprattutto con i giocatori che escono dalla panchina. Darius Miller e in particolare Ian Clark trivellano il canestro avversario dall'arco, per il 28-20 della prima pausa. Dopo un momento di sbandamento, OKC riprende quota grazie a uno strepitoso Paul George, che segna in ogni modo, è padrone della second unit e riceve il supporto di Raymond Felton e Jerami Grant. Splendido anche un successivo assist di PG13 a Russell Westbrook in contropiede. New Orleans subisce l'accelerazione avversaria, replica con un Clark inarrestabile e prova a innescare Anthony Davis in situazione dinamica, mentre dall'altra parte Carmelo Anthony segna ancora da tre e Westbrook scalda i motori. Non incide Nikola Mirotic per i Pelicans, con E'Twaun Moore a corrente alternata: all'intervallo lungo i Thunder sono avanti 50-53. Padroni di casa che rientrano male dagli spogliatoi, perdono un paio di palloni di troppo e innescano Russell Westbrook, attivissimo a rimbalzo offensivo. Steven Adams è esiziale sul pick and roll, George e Anthony sono in serata, e gli ospiti volano sul +10. I Pelicans sono dunque costretti a rincorrere: Anthony Davis deve trascinare i suoi, ricevendo un contributo importante ancora da Ian Clark e Darius Miller. La gara si decide nel quarto quarto: OKC fa corsa di testa, trova punti importanti da Felton, Alex Abrines e Jerami Grant, subisce i colpi d'orgoglio di Jrue Holiday e i canestri in uscita dalla panchina di Solomon Hill e Cheick Diallo, rischia di pasticciare, ma porta a casa la partita nel finale, grazie ai canestri sotto pressione di Russell Westbrook e Paul George. 

New Orleans Pelicans (43-34). Punti: Davis 25, Clark 16, Moore 15, Miller 14, Holiday 12, Rondo 11. Rimbalzi: Davis 11. Assist: Rondo 9

OKC Thunder (45-33). Punti: George 27, Westbrook 26, Anthony 16, Adams 14, Grant 12. Rimbalzi: Westbrook 15, Adams 10. Assist: Westbrook 13.

Minnesota Timberwolves - Utah Jazz 97-121

Non c'è Jeff Teague in quintetto per Tom Thibodeau, che al Target Center lancia Tyus Jones, con Derrick Rose e Jimmy Butler ancora assenti. Subito protagonista Andrew Wiggins: il canadese segna sette punti in un lampo, costringe Quin Snyder a un time-out e sembra piuttosto ispirato. Dopo lo sprint iniziale, Minnesota non riesce a sostenere lo sforzo: più solidi i Jazz, che si affidano alle giocate spaziali del rookie Donovan Mitchell, alla continuità sotto canestro di Derrick Favors e a un Ricky Rubio che apre il fuoco dall'arco. Joe Ingles è il secondo playmaker degli ospiti, che trovano punti anche dalle loro riserve: chiuso il primo tempo sul 26-28, con Taj Gibson e Jamal Crawford a tenere a galla Minnesota, Utah strappa con Dante Exum, Jae Crowder, Royce O'Neale e Jonas Jerebko in campo. Wiggins non smette di segnare, prova a tenere vivi i Timberwolves insieme a Karl-Anthony Towns, che si scuote sul finire del primo tempo, ma dall'altra parte Ricky Rubio si fa rimpiangere dai suoi ex tifosi trovando triple in successione, per il 50-61 dell'intervallo lungo. E' solo l'inizio della tempesta perfetta dei Jazz, che anche alla ripresa delle operazioni si mostrano più squadra. Donovan Mitchell attacca il ferro con maturità e forza impressionanti, Favors e Rudy Gobert presidiano i tabelloni, Rubio continua a dirigere l'orchestra, e Minnesota sprofonda a venti lunghezze di distanza. Non bastano ai padroni di casa due triple dall'angolo di Tyus Jones per colmare il gap, nonostante l'ottima prestazione di Wiggins. A cavallo tra terzo e quarto quarto, la panchina dei Jazz fa nuovamente la differenza, ancora con Jae Crowder, Dante Exum e Jonas Jerebko: tutto facile dunque per Utah, che gestisce la sfida fino agli ultimi quattro minuti, per dare poi spazio anche alle terze linee, tra cui il figlio d'arte David Stockton. 

Minnesota Timberwolves (44-34). Punti: Wiggins 23, Towns 20, Jones 15, Crawford 12. Rimbalzi: Towns 7. Assist: Wiggins e Jones 4. 

Utah Jazz (44-33). Punti: Rubio 23, Mitchell 21, Favors 16, Exum 14, Jerebko 13, Crowder 10. Rimbalzi: Gobert 13. Assist: Ingles 9.