I Cleveland Cavaliers battono un colpo ed anche bello forte. Di presenza, di personalità, di carattere. Nella notte del ritorno in panchina di coach Lue, LeBron James e compagni firmano una splendida rimonta ai danni dei Washington Wizards, perfetti per poco più di mezz'ora, ai quali è mancato il guizzo necessario per trovare una vittoria che sarebbe servita ai fini del raggiungimento del sesto posto nella Eastern Conference. Invece, a correre ancora sono i Cavs, che si riappropriano del terzo posto nella race e guardano con maggiore fiducia ai playoff in arrivo. 

Avvio equilibrato nei primi minuti, con un positivo Wall che risponde inizialmente ai tentativi di Love e Green di firmare l'allungo. E' l'accoppiata James-Love, tuttavia, a piazzare il break complice anche l'ingresso in campo di Jordan Clarkson. I Cavs alzano il ritmo della gara, in difesa e soprattutto in transizione, alzando il numero dei possessi e dei tiri: l'ex Lakers e la tripla di Love valgono il più dieci, implementato a fine primo quarto dagli otto punti di Korver e dalle giocate del Re. Washington risponde presente e, dopo essere sprofondata sul -15, rialza la china con Beal prima e Porter successivamente, riuscendo a dimezzare lo svantaggio. Il primo passaggio a vuoto della gara dei padroni di casa viene parzialmente rimediato dalle conclusioni di Green e di Love, oltre che dal ritorno di James sul parquet, ma sono gli ospiti a tenere il pallino del gioco in mano e chiudere all'intervallo lungo sotto di cinque trascinati da John Wall

L'inerzia si sposta dalla parte della squadra di coach Brooks, mentre i Cavs appaiono frastornati e confusionari in avvio di ripresa. Beal, Porter ed ancora Wall ne approfittano banchettando sulla difesa di Cleveland e con quattro triple quasi consecutive si riportano avanti nel punteggio. Due bombe di Osman illudono i padroni di casa, perché poco dopo arriva l'11-0 di parziale che manda i Wizards avanti di otto lunghezze alla terza pausa. Gli ospiti sembrano tenere bene il vantaggio e, con Scott protagonista, respingono al mittente i primi tentativi di rimonta. Non solo, Satoransky e Beal spingono i Wizards sul più 17 a sette minuti e mezzo dal termine, prima del blackout totale (104-87). Korver e Hood scuotono Cleveland, James accoglie l'invito e si unisce alla festa, firmando undici punti in poco più di due minuti: meno quattro. L'attacco di Washington non c'è più, il gioco da tre punti di Morris è illusorio, perché Korver impatta a quota 113, prima dei liberi di James, Green ed Osman che archiviano la pratica.