Vittoria doveva essere - visto il successo dei Nuggets in casa dei Clippers - e vittoria è stata per i New Orleans Pelicans di Anthony Davis, i quali grazie ad un perfetto quarto periodo dal punto di vista offensivo hanno espugnato la Oracle Arena di San Francisco e battuto i Golden State Warriors di uno stratosferico Kevin Durant. Non sono bastati infatti 41 punti dell'ex Thunder ed il rientro nelle rotazioni di Iguodala a coach Kerr, il quale ha dovuto fare a meno oltre che del solito Curry anche di Pachulia e McGee. Successo che consente ai Pelicans di salire a quota 46 vittorie stagionali, al pari di Spurs e Thunder, attualmente in quinta posizione. 

Ritmi selvaggi in avvio di gara per gli ospiti, che premono immediatamente sull'acceleratore e, con Mirotic, Rondo e Davis, provano a scappare sul 15-6. Il numero alto dei giri sta bene ai Warriors, che rispondono tuttavia con i soli Cook e Durant, in partita dai primi secondi di gioco. Le percentuali da oltre l'arco dei Pelicans sono tuttavia irreali e, dopo quelle dello spagnolo e del play ex Celtics il vantaggio è di nove lunghezze. Thompson prova ad entrare in partita con un paio di conclusioni delle sue, ma il pallino del gioco è sempre in mano a Rondo, il quale innesca Davis e piazza il parziale di 8-0 che chiude il primo quarto (40-32). Mirotic è inarrestabile e, in avvio di seconda frazione, piazza altre due bombe, costringendo Kerr a chiamare sospensione. Alla ripresa delle ostilità i Warriors stringono decisamente meglio le maglie difensive, limitando i danni spalle a canestro e partendo molto più spesso in transizione: i risultati si vedono immediatamente, con Looney, Green e Cook che accorciano fino al -2 di metà gara. 

L'inerzia non sembra tuttavia spostarsi dalle mani degli ospiti, i quali approcciano al meglio il terzo quarto: Mirotic e Holiday riprendono dove avevano lasciato, con il solo Durant a rispondere per i Warriors. Gli attacchi iniziano a calare di colpi nel ventre del terzo periodo, prima dell'accoppiata di triple di Cook che ribalta il punteggio (84-82). New Orleans non trova più il fondo del secchiello, ma Golden State stenta ad approfittarne, riuscendo ad implementare il margine soltanto fino al più 4 di fine terzo periodo, con Davis che si carica i suoi sulle spalle. Thompson firma il più 5 illusorio ad inizio ultima frazione, prima dei canestri di Mirotic e Holiday - cinque punti in un amen - che riportano gli ospiti avanti. La gara diventa scoppiettante, fatta di continui botta e risposta da una parte e dall'altra: Thompson e Durant per i padroni di casa, Holiday e Davis per i Pelicans. Miller e Moore aggiungono quel quid in più all'arsenale degli ospiti, che conquistano una manciata di punti di vantaggio. Durant firma il -1 da tre, ma il solo KD non può nulla e deve arrendersi al 7-0 di parziale chiuso dall'ennesima tripla di Mirotic. New Orleans mantiene i nervi saldi fino alla sirena conclusiva, quando Rondo scippa Durant sul più 2 e lanciando il contropiede chiuso da Moore. Passano i Pelicans.  

I tabellini 

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