Dopo due stagioni trascorse sulla panchina del Madison Square Garden, Jeff Hornacek non è più l'allenatore dei New York Knicks. La notizia, che  solo adesso è diventata ufficiale, è stata riportata poche ore fa da Adrian Wojnarowski, in un articolo su Espn in cui il noto insider NBA spiega che il licenziamento di Hornacek è stato comunicato al diretto interessato dal general manager Scott Perry e dal presidente Steve Mills nel viaggio di ritorno verso New York, dopo che la squadra aveva concluso la regular season con la vittoria di Cleveland. Si chiudono così due anni burrascosi per Jeff Hornacek, giunto ai Knicks su chiamata dell'allora presidente Phil Jackson, dopo un altro paio di buone stagioni vissute ai Phoenix Suns. Ma l'avventura nella Grande Mela è stata difficilissima per l'ex giocatore degli Utah Jazz: prima i contrasti con lo stesso Jackson riguardo al sistema di gioco (attacco triangolo sì o no), poi la vicenda Carmelo Anthony (scaricato già dal 2016-2017,  prima di essere scambiato in tarda estate con gli Oklahoma City Thunder), infine il cambio di frontoffice (via proprio Jackson, dentro l'attuale general manager Scott Perry) e l'infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio di Kristaps Porzingis, unica stella della squadra.

Il record dei Knicks sotto la gestione Hornacek parla di 60 vittorie e 104 sconfitte (il sesto peggiore della lega nel biennio preso in considerazione), ma non racconta di tutte le difficoltà, tecniche e soprattutto ambientali in cui i Knicks hanno dovuto lavorare. Squadra sempre sotto le luci dei riflettori, ma incapace di soddisfare aspettative irrealizzabili, New York è crollata in questa regular season dopo l'infortunio di Porzingis, il fuoriclasse lettone sul quale poggiano ancora i destini della franchigia. Dopo una discreta prima parte di stagione, i Knicks hanno infatti abbandonato ogni velleità di playoffs a Est, tornando nell'anonimato NBA. Con Hornacek saluta anche il vice Kurt Rambis, pretoriano di Jackson, rimasto fino a oggi a New York nonostante l'addio del Maestro Zen. I primi nomi per la panchina dei Knickerbockers sono quelli fatti circolare dallo stesso Wojnarowski: si va da Mark Jackson, ex allenatore dei Golden State Warriors, a David Blatt, ex Cleveland Cavs, a David Fizdale, esonerato a inizio stagione dai Memphis Grizzlies. Ci sarebbero inoltre le suggestioni rappresentate da Jeff Van Gundy, che ha già allenato a New York ed è da tempo apprezzato commentatore televisivo, a Jerry Stackhouse, giovane tecnico della squadra di G-League di Toronto, che ha appena raggiunto e perso le finali del campionato contro gli Austin Spurs.

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]