Houston si aggiudica gara 1, ma fa più fatica del previsto per avere la meglio dei Timberwolves. Ai Rockets serve il James Harden in versione Mvp per trionfare al 48’, 44 punti del Barba in una serata nella quale i padroni di casa tirano solo 10/37 da 3 punti e Chris Paul – deputato a guidare i Razzi nella metà campo offensiva - pasticcia dall’inizio alla fine commettendo diversi errori di lettura e turnovers (sei). Andrew Wiggins è il miglior realizzatore di Minnie, 18 punti, ma di certo non gli valgono il sette in pagella.

Houston con le rotazioni limitate, in quanto sono out Ryan Anderson e Luc Mbah a Moute. Quintetto tipo per Minnesota, con TJ Gibson e Karl Anthony Towns a battagliare nel pitturato. Partenza veloce della squadra di coach D’Antoni che vola subito sul 17-6 spingendo transizioni rapidissime e trovando Capela sempre ben appostato sotto canestro. Lo svizzero ‘scherza’ con il rivale più grosso, Towns. Minnie incassa il primo colpo degli avversari senza andare al tappeto, supera la sfuriata texana e si riporta sotto, impattando a quota 21. Alla prima pausa è 27-21 in favore dei Rockets, che vanno a strappi. Harden va in panchina a riposarsi, Houston resta avanti seppur inizi 2/13 da oltre l’arco, non i numeri ai quali H-Town ci ha abituato in regular season. Thibodeau si affida alla second unit, pescando Rose e Crawford che rispondono presente. I due combinano buone cose, quando si mettono in proprio trovano anche il canestro, invece quando si affidano agli ‘stoccatori’ designati, il risultato è diverso. Razzi avanti di 7 punti alla pausa lunga, 54-47.

Non entra neanche a pagarla una tripla a Houston, la quale però dimostra di non essere monotematica. Capela è una belva selvaggia sotto le plance, e si mangia in più occasioni l’agnellino Towns. Nessuna delle due contendenti, però, è in grado di conquistarsi un vantaggio rassicurante. Wiggins deve fare i conti con il problema legato ai falli, al 36’ tutto è ancora in bilico: 76-72 Houston. Harden, già a quota 31 punti, capisce che è una di quelle serate dove tutto deve passare dalle sue mani.  Lay-up, tripla in step-back, penetrazioni al ferro, il Barba è incontenibile per la morbida difesa dei T’Wolves. Ma tutto ciò non serve ai Rockets per mettere in ghiaccio in anticipo gara 1 perché Minnie è in partita, attaccata ai texani più di nervi che grazie alla propria qualità. Una banale palla persa di Paul regala a Minnie la possibilità, a 9” dalla fine e sotto di 3 punti, di impattare la gara e forzare l’overtime, ma l’ultimo possesso è gestito malissimo dai ragazzi di Thibodeau. Palla a Butler, in attesa che si inventi il miracolo, che però non arriva. Il suo tiro improvvisato non prende neanche il ferro, e il Toyota Center può tirare un sospiro di sollievo.

Houston Rockets: Harden 44 punti, Capela 24, Paul 14. Rimbalzi: Capela 12. Assist: Harden 8.

Minnesota Timberwolves: Wiggins 18, Rose 16, Crawford/Teague 15. Rimbalzi: Towns 12. Assist: Teague 8.