Gara 3 doveva essere una sfida bellissima e così è stato, quantomeno perché ci ha lasciato col fiato sospeso fino all'ultimo centesimo di secondo. A trionfare sono gli Indiana Pacers, che adesso dovranno capitalizzare il fattore casalingo per dare una spallata seria ai Cavaliers. Il mattatore della serata è senz'altro Bojan Bogdanovic che realizza 30 punti con 7 triple, la maggior parte delle quali arrivano nell'ultimo quarto e spezzano le gambe a Cleveland. LeBron James flirta con la tripla doppia (28-12-8) e Love lo segue con 19 punti, ma adesso sarà durissima vincere a Indiana domenica sera. Victor Oladipo, a lungo tempo impantanato nella "trap" di Tyronn Lue, chiude con 18 punti, 6 rimbalzi, 7 assist e 5 palle perse.

Il pubblico di Indiana si fa sentire immediatamente e prova a condizionare gli avversari, me è proprio l'ex George Hill a iniziare bene con 9 punti che spediscono i Cavs avanti. I problemi di falli di Bogdanovic costringono Lance Stephenson a un ingresso anticipato e risponde presente con la sua solita energia. Insolitamente sono le palle perse a pesare per i padroni di casa; LeBron James controlla il risultato con una certa calma e si porta sul +11 a fine primo quarto. Indiana riparte bene e lo fa con un ritrovato Bogdanovic da tre punti, ma per recuperare serve anche una difesa migliore. Anche con LeBron fuori però i ragazzi di coach McMillan faticano a contenere un ottimo Kevin Love nella metà campo offensiva. Oladipo è delterio per i suoi tra gli errori e le palle perse, e Cleveland continua a dominare anche al termine del primo tempo, sul punteggio di 57-40.

La reazione d'orgoglio dei Pacers arriva proprio al ritorno in campo dopo l'intervallo, e parte dalla difesa. I Cavs faticano a trovare spazi come nei precedenti 24 minuti, e rimangono a secco per diverso tempo. Dall'altro lato però la situazione non è molto diversa: i padroni di casa non riescono a far fruttare questo periodo e si limitano a scavare qualche punto. Col passare dei minuti si fa vedere finalmente Victor Oladipo, ma sono fondamentali Young e Turner con i rimbalzi offensivi. I Cavs palesano tutti i problemi che conosciamo, persino con James in campo, e il vantaggio si riduce a sole sei lunghezze.

L'ultimo quarto è a dir poco spettacolare: il pubblico capisce il momento e incita al massimo i propri giocatori, mettendo pressione agli avversari. In pochi istanti il distacco si annulla completamente e a 6 minuti dal termine c'è il momento decisivo del match. Thaddeus Young è spaziale nel difendere James due azioni consecutive costringendo i Cavs a due palle perse, e dell'altra parte del campo Bogdanovic firma il suo parziale di 7-0, in un momento a dir poco decisivo. Sappiamo bene che LeBron James non si fa attendere in queste occasioni e segna tre triple che tengono accese le speranze dei suoi, zittendo gli spettatori. Si arriva quindi a 13.5 secondi dalla fine dopo diverse polemiche arbitrali (alcune giustificate), con Kevin Love che raccoglie un rimbalzo offensivo e segna un'altra tripla, stavolta quella del -1. Collison viene mandato in lunetta ma il suo 1/2 lascia a JR Smith il tiro della vittoria, che fortunatamente per i Pacers non si avvicina neanche al ferro.