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NBA - I Celtics caricano il Garden per la decisiva gara sette

Il caldissimo palazzetto di Boston si appresta ad ospitare la decisiva gara sette tra Celtics e Bucks. Coach Stevens e i suoi giocatori elogiano il supporto sempre presente del TD Garden e caricano il pubblico per la partita, ad oggi, più importante della stagione

NBA - I Celtics caricano il Garden per la decisiva gara sette
fonte: Twitter Celtics
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Di Cristiano Fumagalli

La grande Gara di Giannis Antetokounmpo e dei Milwaukee Bucks della notte ha forzato la serie verso l’ultimo decisivo atto, una gara sette che prevede scintille nella straordinaria cornice del TD Garden di Boston, il cui pubblico è atteso come arma in più a supporto dei Celtics. Una certezza per Coach Stevens ed i suoi ragazzi, carichi per quella che ad oggi è la partita più importante della stagione e che chiama a raccolta il pubblico di una delle città più calde, dal punto di vista sportivo, degli Stati Uniti, in una atmosfera tra le più suggestive dell’intera NBA, fatta di storia, di vittorie e di tanta passione per la palla a spicchi.

Lo stesso Al Horford ieri avversario tra le file degli Atlanta Hawks e oggi pietra angolare del sistema bianco verde, ha vissuto l’atmosfera del TD Garden da ambo le prospettive, dichiarando che il fattore campo può veramente rivelarsi decisivo per l’esito di questa serie: “Il TD Garden sarà fantastico. Come giocatore di basket o fan uno dei luoghi in cui vuoi trovarti è il TD Garden in una gara sette”. Dei Celtics chiamati a parecchi adeguamenti offensivi contro una difesa Bucks capace, in gara 6, di limitarne sensibilmente l’efficacia e di trasformarla in facili situazioni di transizione offensiva dove Antetokounmpo e compagni hanno trovato vita facile.

Lo stesso Brad Stevens lamenta una prestazione insufficiente nella gara della notte, dove i Celtics non sono stati capaci di evitare l’ultimo atto della serie, che nonostante il fattore campo si presta ad ogni possibile risultato: “Il risultato della partita è stato avere l’esperienza di una gara sette, cosa che comunque volevamo evitare - ha dichiarato Stevens nel post partita - Ma comunque si gioca per vivere una partita del genere al Garden. Bisogna essere eccitati a riguardo. È per queste partite che lavori durante l’anno, sarà folgorante”.

A riguardo si è espresso anche Khris Middleton, uno dei leader della compagine del Winsconsin: “Sarà pazzesco. È una situazione da ora o mai più, o vinci o vai a casa. Il pubblico di Boston è rumoroso, come lo sono qui in trasferta. Non ci sono più segreti tra le due squadre, vincerà chi ha la volontà di andare avanti più forte”. Una situazione non nuova ai Celtics, che tuttavia si ritrovano quest’anno con solo quattro giocatori che hanno preso parte alla tesissima settima gara delle scorse semifinali di conference contro i Washington Wizards, nella quale il fattore campo ha effettivamente ricoperto un peso non indifferente.

Consapevole di questo è anche Jaylen Brown, uno dei superstiti della già citata gare sette dello scorso anno: “Qui è dove il fattore campo emerge, dove abbiamo giocato nella giusta maniera per tutta la stagione. Molti di noi non hanno mai vissuto una gara sette, è pazzesco e non mi aspetto niente di meno che una grande prova da parte di tutti – dichiara Bown che poi conclude – entrambe le squadre con le spalle al muro, chi perde va a casa, questo è tutto ciò che c’è da dire”.

Una partita importante, attesa e profondamente sentita da entrambe le piazze, per una prova che determinerà la continuazione di un percorso iniziato lo scorso ottobre e che trova ogni suo significato in questa decisiva contesa, con le porte del TD Garden pronte ad accogliere le due sfidanti tra le quali uscirà una delle quattro semifinaliste per il trono della Eastern Conference.

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About the author
Cristiano Fumagalli
Laureato in lingue straniere, appassionato di sport in tutte le sue espressioni. Cestista di estrazione e grande amante della pallacanestro americana ed europea. Nutro anche una grande passione per il calcio e adoro studiare la sua storia e la letteratura che lo riguarda. Adoro intrattenere conversazioni a tema soprattutto sportivo, sono senza mezzi termini malato di sport, ma credo non esista malattia migliore.