Impressionante prova di solidità e di collettivo dei Boston Celtics di Brad Stevens che, anche senza Jaylen Brown, dominano gara-1 di semifinale playoffs contro i Philadelphia 76ers di Brett Brown al TD Garden. A poco più di quarantotto ore di distanza dalla vittoria in gara-7 contro i Bucks, i biancoverdi si ripetono, offrendo un saggio delle loro qualità difensive, in una serata in cui le percentuali dall'arco sono fantastiche (26-35, 74.3%). Phila si arena invece di fronte a difficoltà sconosciute: non basta la voglia di Joel Embiid (31 punti, 12/21 dal campo, 13 rimbalzi), mentre Ben Simmons non riesce mai a incidere davvero. 18 punti, 7 rimbalzi e 6 assist per l'australiano, che colleziona però anche sette palle perse. Fantastici per i Celtics Al Horford (26 punti, 10/12 dal campo), Jayson Tatum (28 punti, 8/16) e Terry Rozier (29 punti, 11/18 al tiro, 7/9 da tre, 8 rimbalzi e 6 assist). 

Non c'è Jaylen Brown per gara-1 delle semifinali della Eastern Conference al TD Garden contro i Sixers. Brett Brown conferma Marcus Smart in quintetto ma rispolvera Aron Baynes, con Semi Ojeleye in panchina. L'inizio è la fotografia della gara: dopo una tripla di Joel Embiid e un canestro di J.J. Redick, Phila sbatte contro la difesa dei Celtics, che aspetta Ben Simmons intorno alla linea del tiro libero, gli concede un cuscino per un tiro che l'australiano non vuole prendere e chiude le linee di passaggio. Ma è la transizione nella propria metà campo il vero capolavoro di Stevens: gli ospiti non riescono mai ad alzare i ritmi, e quando ci provano finiscono per deragliare, con il loro rookie fuori giri. Intanto l'attacco di Boston gira comunque, nonostante le assenze. La palla si muove bene, e un tarantolato Terry Rozier è ovunque, a rimbalzo e pronto a segnare da tutte le posizioni. Al Horford facilita e realizza, Jayson Tatum si muove in maniera magnifica, trovando tiri liberi e canestri di estrema eleganza. Il primo parziale Celtics viene rintuzzato da Embiid e Saric, ma dopo dodici minuti i padroni di casa sono avanti 25-22. Gap che si dilata nel secondo quarto, quando Boston continua a sparare con precisione chirurgica dall'arco: anche Semi Ojeleye e Aron Baynes partecipano al festival delle triple, mentre i vari Ersan Ilyasova, Robert Covington e Dario Saric sbattono contro i ferri del Garden. Anche Marco Belinelli fa fatica, contro una difesa che toglie ai Sixers transizione e tiri pesanti. Dopo il primo giro di cambi, il secondo periodo diventa tutto di Al Horford, che segna in modi diversi, facendo impazzire gli avversari. Il dominicano è imitato da Marcus Morris e Jayson Tatum, mentre Simmons pasticcia più volte e lascia intravedere segnali di nervosismo. Il solo Embiid non sbaglia in uno contro uno con Baynes, tenendo in vita i Sixers, sotto 56-45 all'intervallo lungo.

Ed è proprio da Joel Embiid che Philadelphia va a ripetizione alla ripresa delle operazioni. The Process segna a ripetizione spalle a canestro, dimostrando di essere un centro dalle potenzialità illimitate, ma a ogni tentativo di rimonta Sixers rispondono i Celtics, con una tripla o con una splendida esecuzione offensiva. Due tiri dall'arco di Marcus Smart, alle prese con problemi di falli ma comunque fondamentale, fanno esplodere il Garden, che si gode nuovamente le letture di Horford e quelle di Jayson Tatum. Il prodotto da Duke gioca con una maturità impressionante, attaccando il ferro e tagliando verso canestro. Impietoso - e forse ingiusto - il confronto con Markelle Fultz, che le telecamere di TNT inquadrano in panchina, mai messo in campo da coach Brown. Intanto per Philadelphia spariscono i vari Saric, Redick e Covington, che naufragano causa percentuali orribili, determinate dalla splendida difesa dei biancoverdi. Succede invece l'esatto opposto dall'altra parte del campo, con gli ospiti che saltano su giocate basiche ma ben eseguite dai Celtics, ancora a bersaglio dall'arco, con Horford, Baynes e uno scatenato Rozier. Dopo aver profuso il massimo sforzo con Embiid, i Sixers provano l'ultimo strappo a inizio quarto quarto, sotto ancora di dodici lunghezze, con Marco Belinelli e Ben Simmons, che si guadagnano diversi giri in lunetta. L'australiano tenta di scuotersi, ma i suoi canestri al ferro sono quelli che la difesa concede, pur di non vederlo attivarsi come passatore. Boston chiude infine i conti con Marcus Morris e con uno strepitoso Terry Rozier, che si traveste da Irving e Curry e diviene un closer micidiale, mandando a bersaglio ogni pallone che passi dalle sue mani. Quando anche Shane Larkin trova il fondo della retina, Boston chiude gara-1. Difesa e percentuali determinanti: è una serie che si trasforma subito in un rompicapo biancoverde per coach Brown.

Boston Celtics (55-27). Punti: Rozier 29, Tatum 28, Horford 26, Morris 11. Rimbalzi: Rozier 8. Assist: Smart 9

Philadelphia 76ers (52-30). Punti: Embiid 31, Redick 20, Simmons 18, Saric 13, Belinelli 11. Rimbalzi: Embiid 13. Assist: Simmons 6.