Un'altra gran prestazione sui due lati del campo lancia i Boston Celtics di Brad Stevens sul 2-0 nella semifinale playoff della Eastern Conference contro i Philadelphia 76ers di Brett Brown. Sotto anche di ventidue lunghezze nel primo tempo, i biancoverdi non si perdono d'animo e rimontano grazie alla difesa e alla faccia tosta dei loro giovani: Terry Rozier (20 punti e 9 assist), Jayson Tatum (21 punti, 7/14 al tiro), Marcus Smart (19 punti, 4/10 da tre), Jaylen Brown (13 punti, 5/12 al tiro) rispondono alla grande, insieme al veterano Al Horford (13 punti e 12 rimbalzi). I Sixers sprecano una grande occasione: Ben Simmons non segna mai (1 punto, 0/4 al tiro, 7 assist), Joel Embiid si intestardisce nell'uno contro uno (20 punti con 8/22), mentre non bastano le buone percentuali dei vari Covington, Saric e Belinelli. 

Per gara-2 contro Philadelphia Brad Stevens recupera Jaylen Brown, facendolo partire dalla panchina e confermando il quintetto del primo episodio della serie. Sixers che iniziano forte, uno 0-8 firmato tutto da J.J. Redick, con tiri presi presto nell'azione per non far schierare la difesa dei padroni di casa. I Celtics reggono la prima ondata, ripartono con le triple di Marcus Smart e Jayson Tatum, si affidano al solito Al Horford e all'energia di Terry Rozier. Anche Jaylen Brown dà una scossa in uscita dalla panchina. Joel Embiid attacca a cornate Aron Baynes, con esiti alterni, ma Philadelphia muove comunque bene il pallone, nonostante le difficoltà di Ben Simmons, un pesce fuor d'acqua contro la difesa avversaria. Dario Saric e Marco Belinelli chiudono il primo quarto sul 21-32, mentre Stevens prova a spremere punti anche da Greg Monroe e Shane Larkin. Ancora Redick e Robert Covington, tutt'altro giocatore rispetto a gara-1, lanciano in orbita gli ospiti, con il contributo decisivo di T.J. McConnell, che risulta più funzionale rispetto a Simmons come point guard. I Sixers raggiungono così il +22, spegnendo per un attimo il Garden. Ma è solo un momento, perchè Boston non molla, gira un paio di viti in difesa, si esalta con un Marcus Smart tarantolato e con un Al Horford che guida la rimonta. Le palle perse e i tiri senza ritmo degli ospiti alimentano transizione e contropiede dei Celtics, che volano con Jaylen Brown e Terry Rozier, per il 51-56 dell'intervallo lungo.

Lo score di metà partita è un saldo favorevole ai biancoverdi, che escono dagli spogliatoi con l'inerzia dalla loro parte. Jayson Tatum si prende la scena in maniera maestosa, segnando da tre, in palleggio arresto e tiro e attaccando il ferro di forza. Rozier pareggia a quota 58, in un parziale di 50-20 che tramortisce i Sixers, squadra allo sbando con Simmons completamente fuori gara. Gli ospiti si rianimano ancora grazie a J.J. Redick e Robert Covington, con qualche lampo nella notte di Joel Embiid. Ma la sfida sembra in mano ai Celtics, che proseguono a ondate, trovano gran tiri sul perimetro, sfruttano la vena realizzativa di Marcus Smart e del solito Marcus Morris, che non sbaglia dall'arco. Un terzo quarto di aggressione si chiude con i biancoverdi avanti di quattro lunghezze. Ma Philadelphia ritrova spaziature e tempi con T.J. McConnell in campo, che segna da due, cattura addirittura rimbalzi offensivi e dà ordine alla squadra, con Robert Covington e Dario Saric a bersaglio d'orgoglio. Quando rientra Simmons, cambiano ancora ritmi e inerzia: ad approfittarne è Terry Rozier, che attiva la modalità quarto quarto. Imprendibile ed esiziale dall'arco, il giocatore da Louisville lancia definitivamente i Celtics, che chiudono i conti con Al Horford, che batte facilmente Embiid sui primi due passi e segna al ferro per il 2-0 nella serie. Boston continua a volare, Sixers alle prese con rebus difficili da risolvere. 

Boston Celtics (55-27). Punti: Tatum 21, Rozier 20, Smart 19, Horford e Brown 13, Morris 11. Rimbalzi: Horford 12. Assist: Rozier 9. 

Philadelphia 76ers (52-30). Punti: Redick 23, Covington 22, Embiid 20, Saric 14, Belinelli 11. Rimbalzi: Embiid 14. Assist: Simmons 7.

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]