Strano a dirlo, dato che Embiid è uno dei migliori lunghi della lega non solo nella metà campo offensiva, ma anche in quella difensiva; ma la sua pessima difesa è stata secondo me la causa principale della sconfitta dei 76ers, soprattutto nel secondo tempo. Chiariamoci, parliamo di un giocatore di importanza fondamentale per la squadra (l'attacco è di un altro pianeta con lui in campo). Ma i Celtics hanno continuato a giocare il pick&pop con Horford e il closeout di Embiid sul lungo nativo della Repubblica Dominicana è stato puntualmente di scarso livello. La squadra di Brad Stevens sta stupendo tutti per ciò che è stata in grado di fare in attacco in questi primi due episodi della serie, e infatti l'offensive rating dei biancoverdi in questa serie è un incredibile 115.4 (per nba.com), dato migliore rispetto a quello registrato dai Warriors durante la regular season. Una squadra così, orfana dei due giocatori maggiormente capaci di costruire un tiro dal palleggio, ha bisogno di essere messa in condizione di creare un vantaggio (con un pick&roll, un handoff, delle uscite dai blocchi) da poi conservare per trovare un buon tiro. E proprio per negare questo vantaggio (che di solito consiste nel forzare la difesa ad avere per un attimo due difensori sul palleggiatore, in modo da avere un 4contro3 senza palla) le difese optano per una strategia che consista in un cambio difensivo oppure nel passare sotto sui blocchi, in modo da evitare aiuti e le conseguenti rotazioni. Si pensi a quello che fanno gli Houston Rockets, oppure a ciò che fece Cleveland nel 2015, quando bastò passare sotto al blocco nei pick&roll di Teague per disinnescare l'attacco di Atlanta, che si basava proprio sul costruire un vantaggio col pick&roll ai fini della costruzione di un tiro di qualità.

Andiamo ora a vedere alcuni esempi di cattiva difesa di Joel Embiid, che nonostante il fatturato offensivo è stato quello maggiormente in sofferenza tra i giocatori in maglia blu (accompagnato senz'altro da Simmons, ma anche da Saric). E i numeri confermano le sue difficoltà nel marcare Horford: quando lo ha marcato lui, nelle prime due gare della serie il #42 di Boston ha segnato 21 punti tirando con 8/10 dal campo, cui ha aggiunto 5 assist e neanche una palla persa (secondo i dati di Second Spectrum).

Andiamo in ordine cronologico e partiamo dal secondo quarto. Pick&pop: Embiid contiene la penetrazione ma recupera malissimo su Horford, che lo batte in palleggio costringendo così la difesa a ruotare, finchè i Celtics non trovano un buon tiro da 3 che puntualmente mandano a bersaglio con Smart (che dopo lo 0/8 nelle tre gare contro Milwaukee, ha messo già 6 triple contro Phila).

Altro pick&pop, stavolta Embiid è poco disciplinato già durante il passaggio perchè si sbilancia per cercare di intercettarlo. Quando poi si accorge di non riuscirci e di essersi avvicinato troppo ad Horford è ormai tardi: viene battuto in palleggio e commette fallo.

Altro pick&pop e altro errore. Stavolta casca sulla finta di tiro e poi la solita storia: l'avversario entra nel cuore dell'area, scattano gli aiuti, scarico e tripla con spazio (stavolta per Rozier):

E un altro errore di Embiid sull'ennesimo pick&pop giocato con Horford nega ai suoi anche la chance di avere il possesso per pareggiare negli ultimi secondi. Boston è avanti di 3 e la palla arriva nelle mani di Horford. Stavolta Embiid resta ad una giusta distanza per non farsi battere, eppure il suo secondo passo per contenere la penetrazione è eccessivamente impacciato, e il risultato è che viene battuto in palleggio da Horford che può arrivare così al ferro per i 2 punti che chiudono la partita. E Al Horford avrà tanti pregi, ma sicuramente la rapidità non è una di questi...

Embiid non è andato male solo quando coinvolto in pick&pop, ma ha avuto qualche incertezza anche semplicemente in aiuto. Qui abbiamo un normale 1contro1 di Rozier, che va via troppo facilmente a Simmons (e anche la poca voglia di difendere di Simmons sta dando problemi ai Sixers) e Embiid è in posizione non corretta per aiutare. Probabilmente se Baynes non stesse tirando col 50% da 3 nella serie, il lungo di Philadelphia farebbe un ulteriore passo verso l'area (cosa che dovrebbe fare comunque). Invece, probabilmente per l'indecisione, finisce per commettere fallo:

Altro 1contro1, stavolta di Morris, e Embiid va alla ricerca della stoppata, abboccando così alla finta di Morris e vedendosi fischiare fallo.

Stessa identica cosa su Tatum:

Il problema difensivo di Philadelphia comunque non è imputabile esclusivamente ad Embiid, nonostante nella serie quando è in campo la squadra conceda oltre 10 punti in più per 100 possessi rispetto a quando è in panchina (come lui Belinelli, Saric e Simmons). I 76ers non tengono gli 1contro1, spesso trattando i vari Celtics come fossero tutti Steph Curry e quindi avvicinandosi troppo, con il risultato di venire battuti e costringere la difesa agli aiuti e alle rotazioni che l'attacco biancoverde vuole perchè sa come punire.

Guardate con che facilità viene battuto Covington (eccellente difensore) sul primo palleggio da Tatum:

E ancora Covington, qui vuole essere aggressivo su Rozier, ma non può stargli così attaccato ad oltre 9 metri dal canestro!

Prima, analizzando i possessi difensivi di Embiid in un'occasione abbiamo parlato di scarsa disciplina perchè ha cercato di intercettare il passaggio diretto ad Horford, trovandosi così in una brutta posizione difensiva una volta che il passaggio è arrivato al destinatario. La stessa cosa si può dire di McConnell in questo possesso, che proprio per questo motivo viene battuto in palleggio da un lungo.

Quali possibili soluzioni può adottare coach Brown contro il pick&pop di Horford, che come abbiamo visto tanto male sta facendo alla sua difesa? La prima idea sarebbe optare per un cambio sistematico, strategia che in teoria i 76ers hanno gli uomini per potersi permettere. Ma Philadelphia in questa serie ha problemi di accoppiamento. Infatti questa tattica può essere utilizzata col quintetto iniziale, in cui l'unico piccolo è Redick, che potrebbe venire usato su Smart dandogli l'ordine di passare sotto quando a sfruttare il blocco in palleggio è Smart (il meno affidabile tra i tiratori avversari). A quel punto Smart potrebbe portare la guardia di Phila spalle a canestro, ma probabilmente a Brett Brown questo potrebbe andar bene. La strategia dei cambi diviene più difficile da usare nel momento in cui ci sono due tra McConnell, Redick e Belinelli in campo contemporaneamente, perchè se anche uno marcasse Smart, per l'altro sarebbe difficile cambiare, perchè verrebbe punito senza problemi da Horford spalle a canestro in caso di cambio. Una soluzione, in cui sono bravissimi i Rockets, sarebbe quella di effettuare un cambio a 3, come quello che avviene in questa clip. Embiid e Redick cambiano, con Embiid che prende Smart e Redick su Horford. I Celtics si accorgono di questa situazione e il lungo di Boston va in area per prendere posizione per ricevere contro il piccolo. Ma nel tragitto arriva Covington, che va ad accoppiarsi con Horford, indicando a Redick di prendere invece Tatum.

I Celtics dispongono invece di un roster più omogeneo come altezza (basti pensare a quando giocano insieme come 2 e 3 Brown e Tatum), con Smart che supplisce ai minori centimetri con una grande forza fisica. Tutto ciò aiuta notevolmente quando c'è da cambiare, ed è esattamente la visione di squadra che aveva Danny Ainge quando l'ha costruita con le scelte e le trades. E chi si sta sicuramente accorgendo in prima persona di questa caratteristica dei Celtics è Simmons. Infatti Boston dispone di tanti giocatori intercambiabili da schierare su di lui e che possono cambiare sui blocchi: basti pensare a Brown, Tatum, Morris, Horford e Ojeleye. In sostanza, Philadelphia ha bisogno di cambiare qualcosa nella metà campo difensiva nelle due gare in casa per ritornare al Boston Garden sul 2-2, al fine soprattutto di ridurre il numero di tiri da 3 che nba.com classifica come «wide open» (con oltre 1.80m di spazio sul difensore più vicino), che sono stati ben 33 finora (per nba.com). Cambiare potrebbe essere un'idea, almeno per vedere come se la caverebbero i Celtics, oppure si potrebbe mandare un terzo uomo in rotazione su Horford, però scatterebbero ugualmente le rotazioni che i Celtics tanto bene hanno punito finora.

Gara3 si prospetta interessantissima.