Sotto 3-0 nella serie di secondo turno di playoffs della Eastern Conference, i Philadelphia 76ers di Brett Brown centrano l'obiettivo di evitare lo sweep contro i Boston Celtics di Brad Stevens, aggiudicandosi gara-4 sul parquet amico del  Wells Fargo Center. Dopo un primo tempo equilibrato, i Sixers prendono il largo nella ripresa, non solo grazie a Ben Simmons (19 punti e 13 rimbalzi) e Joel Embiid (15 punti e 13 rimbalzi), ma soprattutto grazie a Dario Saric (25 punti, 9/17 al tiro) e T.J. McConnnell (19 punti con 9/12), schierato in quintetto da Brown. Celtics che perdono il filo del discorso, nonostante la solita prestazione da 20 punti di Jayson Tatum, ma che potranno chiudere la serie mercoledì notte al TD Garden. 

Per gara-4 contro i Celtics Brett Brown lascia in panchina Robert Covington, inserendo in quintetto T.J. McConnell, anche per sgravare Ben Simmons da compiti di playmaking. L'australiano attacca subito il ferro, come rivincita dopo la bruciante sconfitta di gara-3, Embiid vuole il canestro contro Horford e Baynes, ma Boston rimane lì, grazie a Marcus Smart, fondamentale sui due lati del campo e a bersaglio sia da tre che da due. Due triple di Jaylen Brown e Jayson Tatum lanciano i biancoverdi, che trovano punti anche da Al Horford e Aron Baynes, chiudendo il primo quarto sul 21-22. Coach Stevens perde però Shane Larkin per un infortunio alla spalla, ma i suoi non mollano nulla: Rozier è la solita bomba di energia, Marcus Morris trova la retina in uscita dalla panchina. Spalle al muro, Philadelphia si scuote con il quintetto con Dario Saric da lungo, ritrovando spaziature perdute. Il croato è il primo a suonare la carica, imitato da J.J. Redick (in calando nel corso della partita) e T.J. McConnell, che attacca di puro orgoglio. Nel finale di tempo c'è spazio per un accenno di rissa tra Joel Embiid e Terry Rozier, che si prendono il palcoscenico prima dell'intervallo lungo: The Process si scuote con una schiacciata e una tripla, il prodotto da Louisville replica con la stessa moneta, senza paura, con un tiro dall'arco e una gran penetrazione che lo stesso Embiid non riesce a chiudere. Dopo ventiquattro minuti di gioco il punteggio è ancora in equilibrio, con i Sixers avanti 47-43. 

Phila conferma le sue difficoltà a trovare ritmo contro un avversario organizzato come i Celtics di Brad Stevens, ma a inizio terzo quarto ecco salire al proscenio Ben Simmons, cercato spalle a canestro. L'australiano ha meno la palla in mano rispetto alle abitudini e viene attivato da T.J. McConnell, ancora protagonista per coach Brown, con punti segnati in penetrazione sotto controllo. E' la spallata decisiva alla partita, perchè prima Dario Saric, poi Ersan Ilyasova rispondono presente, nonostante bassissime percentuali al tiro per i giocatori in uscita dalla panchina (come Marco Belinelli, 2/10 dal campo). Lo strappo Sixers vale l'allungo sul +10: stavolta Boston non riesce a replicare fino in fondo, perchè Jaylen Brown deve fare i conti con problemi di falli e non trova continuità. C'è però Jayson Tatum, ultimo a mollare con un'eleganza innata, coadiuvato da Marcus Morris, che tiene vivi i biancoverdi all'alba del periodo decisivo. Horford prova a sbloccarsi, Aron Baynes segna dall'arco, poi Stevens si affida anche a Greg Monroe nelle sue rotazioni, ma Philadelphia non sbaglia in attacco, con un Dario Saric chirurgico e con una tripla di Robert Covington. Simmons ed Embiid completano l'opera, ma a finire in copertina è T.J. McConnell, a bersaglio anche dall'arco e un fattore nella vittoria dei Sixers. Ai Celtics non basta invece l'ultima scarica di canestri di Marcus Morris: gara-4 è di Philadelphia, che evita lo sweep e si garantisce altri quarantotto minuti di pallacanestro, da disputare però sul parquet incrociato del TD Garden.

Philadelphia 76ers (52-30). Punti: Saric 25, McConnell e Simmons 19, Embiid 15. Rimbalzi: Embiid e Simmons 13. Assist: McConnell e Simmons 5.

Boston Celtics (55-27). Punti: Tatum 20, Morris 17, Smart 14, Rozier 11, Horford 10. Rimbalzi: Horford 10. Assist: Tatum 4.