La sfida tra la Sidigas Avellino e la Dolomiti EnergiaTrento è, almeno sulla carta, la più equilibrata dei Quarti di finale dei Playoff 2017-2018. Quarta e quinta della classifica, le due squadre hanno un roster con caratteristiche molto diverse, che potrebbero dar vita a una sfida interessante e spettacolare. 

Qui Avellino Chiuso il girone di andata al primo posto (per la prima volta nella sua storia),  Avellino ha accusato un calo in quello di ritorno, causa di infortuni e di un fitto calendario che ha messo a dura prova gli uomini di Sacripanti.  Dopo Nunnally e Ragland, Avellino ha azzeccato con Rich la scelta di un altro top player del nostro campionato. MVP e top scorer, Jason Rich ha vissuto la miglior stagione della sua carriera, e punta a continuarla anche nei playoff. Gli irpini hanno vinto 20 gare, di cui 12 in casa, dove hanno perso in 3 occasioni (con Milano, Brescia e Sassari). La Scandone ha il quarto miglior attacco del torneo (82.9 punti realizzati) e la sesta miglior difesa (77.1 punti concessi). Sono terzi nei rimbalzi (34.3 parabole catturate a incontro) e primi negli assist (18.6). Hanno tirato col 56.9% da 2 e il 40% da oltre l'arco, mentre hanno avuto qualche problema dalla lunetta (69.9%). Alto il numero delle palle perse (14.3) rispetto a quelle recuperate (5.4). In media, hanno catturato 4 rimbalzi più degli avversari (a cui ne hanno lasciati 30.8 a incontro),  e li hanno tenuti sotto il 50% nel tiro da 2 (48.6%) e il 35 (33.2%) in quello da 3.  Jason Rich, top scorer con 17.1 punti, ha chiuso col 53.7% da 2, il 39.4% da 3 e l'81.9% ai lineri. In doppia cifra, per punti, anche Dez Wells (11.6) e Kyrilo Fesenko (10.3), Thomas Scrubb, 9.5 punti di media, è - nonostante un'inusuale meccanica - il miglior tiratore della lunga distanza, col 53.3% (40/75). Lawal è il miglior rimbalzista (7.3).  Sempre complete le statistiche di Leunen, che oltre ai 7.4 punti di media, porta alla causa oltre 6 rimbalzi e 4 assit a partita. Filloy, spesso costretto agli straordinari (23 minuti di media in campo) ha chiuso con 9.7 punti, 3.2 assist e il 36.5% nei tiri da 3, che ha tentato più di tutti (148 conclusioni da oltre l'arco). Fesenko, che in molte partite ha letteralmente schiantato i pari ruoli avversari, ha chiuso con un impressionante 70% al tiro (100/145), fermandosi però al 53% ai liberi. Non ha mai convinto pienamente Bruno Fitipaldo,
che al di là delle discrete cifre (7 punti, 3 assist, il 40% nel tiro da 3 e il 57.7 in quello da 2), ha giocato ben al di sotto le alte aspettative. 

I nuovi Proprio i dubbi suscitati da Fitipaldo hanno spinto il GM Alberani e coach Sacripanti a scegliere, dopo una lunga ricerca, un nuovo playmaker. Alex Renfroe è un giocatore espertissimo, proveniente dal campionato turco (9.8 punti e 5.1 assist di media, con il 47.4% da 3 e il 60% da 2), con una solida carriera in Russia, Spagna (Valladolid e Barcellona), Germania (Bamberg, Bayern, Alba Berlino),  che in Italia conquistò una promozione in Serie A con Brindisi nel 2012. L'infortunio di Ndiaye e la condizione atletica di Lawal hanno suggerito un'aggiunta anche nel reparto lunghi. Il prescelto è Patrik Auda, un ceco con alle spalle 4 anni di NCAA (a Seton Hall, per un anno compagno di Jordan Theodore) che si è ben comportato sia in Spagna che in Polonia.

Qui Trento Dopo la gloriosa cavalcata della scorsa stagione, terminata soltanto in finale (e con una squadra falcidiata dagli infortuni), Trento prova nuovamente a sorprendere tutti. 18 vittorie in stagione, 11 in casa (dove sono arrivate 4 sconfitte), Trento ha chiuso all'ottavo posto per punti segnati (80.8) e al quinto per quelli concessi (76.8). Sesto posto per rimbalzi (33.6) ma solo penultimo per assist (13.4), segno che il passaggio da Craft a Gutierrez non è stato positivo. La squadra di coach Buscaglia  ha chiuso col 52% nel tiro da 2 e solo il 34.3% in quello dalla lunga distanza, concedendo il 54.2% da 2 e il 33.7% da 3 agli avversari. Le palle perse sono state 11.7,  quelle recuperate 8.3.  Se Buscaglia dovrà scervellarsi per marcare Fesenko, altrettanto dovrà fare Sacripanti per arginare Dominique Sutton. Il numero 2 è il leader dei trentini per punti (13.4), valutazione (16.4), tiro da 2 (60.8), rimbalzi (7.8) e recuperi (1.7). Costante la crescita di Shavon Shields, 13.1 punti di media. Silins (41.7%) e Gomes (35.5%) sono i migliori tiratori da oltre l'arco; Forray, che sta in campo più del deludente Gutierrez, il miglior assistman (3.1). Il figliol prodigo Justin Hogue è stata l'unica aggiunta al roster, prendendo il posto di Chane Behanan. A dispetto del prodotto di Louisville, Hogue segna di meno (9 punti di media contro oltre 12), ma raccoglie più rimbalzi e meglio si adatta al gioco di Buscaglia. Ancora una volta votato come miglior under 22 del torneo, Diego Flaccadori ha chiuso con 8.8 punti di media ma basse percentuali al tiro: 40.5% da 2, 33% da 3. 

I precedenti in campionato La lunghezza del roster di Avellino potrà essere un fattore decisivo. Sacripanti ha tenuto in campo soltanto 2 giocatori per più di 24 minuti, Rich e Leunen; Buscaglia ben 6, e 8 oltre i 20 minuti.
Avellino si è aggiudicata i due precedenti. All'andata, a Trento, vinse grazie a un parziale di 33-11 tra terzo e quarto periodo (Rich realizzò 33 punti); al ritorno, mercoledì scorso, gli irpini hanno difeso la quarta posizione vincendo di 4 punti.