Una serie che ha visto già infortunarsi Chris Paul (a mezzo servizio e attesissimo nelle prossime sfide) vede ora in dubbio per gara-4 anche Andre Iguodala, veterano dei Golden State Warriors, impegnati nella Finale della Western Conference contro gli Houston Rockets, e avanti 2-1. Come riportato da Ramona Shelburne di Espn, il veterano dei Dubs, MVP delle Finals 2015, ha subito un contusione al ginocchio sinistro dopo un contatto con James Harden e la sua partecipazione alla sfida di questa notte alla Oracle Arena è tutta da verificare. Il ginocchio si sarebbe gonfiato nelle ore successive a gara-3, al punto da far saltare a Iguodala l'allenamento di ieri. Di qui l'allarme per la squadra allenata da Steve Kerr, che deciderà all'ultimo se schierare o meno il suo superveterano, fondamentale soprattutto in difesa. Nella vittoria di lunedì notte, l'ex giocatore di Philadelphia e Denver ha aiutato i Warriors anche dal punto di vista offensivo, in particolar modo nel primo quarto, per poi fare la differenza nella propria metà campo, tra palle recuperate, difesa in uno contro uno e rimbalzi.

D'altronde Iggy - come soprannominato nella lega dopo tanti anni di NBA - è a lungo partito in quintetto all'inizio della postseason, quando Steph Curry era ancora ai box a recuperare dalla lesione del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro. Il suo contributo è stato importante sia contro San Antonio che contro New Orleans, fino alla serie con i Rockets, in cui ha affiancato lo stesso Curry, Thompson, Durant e Green nello starting five dei Dubs, componendo i cosiddetti Hamptons Five, ovverosia il gruppo di giocatori di Golden State che quasi due anni fa si recò a Los Angeles, ad Hampton appunto, per convincere proprio Durant a unirsi a loro. In caso di assenza di Iguodala, Steve Kerr dovrebbe pensare a soluzioni alternative. Nel roster dei Warriors è forse il rookie Jordan Bell l'elemento che più si avvicina - quantomeno per caratteristiche difensive - a Iggy, anche più di un altro veterano, Shaun Livingston, sinora utilizzato principalmente come backup di Curry. Un'altra soluzione sarebbe quella di alzare il quintetto, presentando Kevon Looney sin dalla palla a due. Il lungo dei Warriors ha infatti offerto un contributo importante contro Houston, unico vero lungo - oltre a Draymond Green - della rotazione del suo allenatore.