Dopo il clinic portato avanti dai Golden State Warriors in gara 3 era sì auspicabile, ma improbabile una vittoria degli Houston Rockets alla Oracle Arena, ma è proprio in questo che la pallacanestro trova la sua bellezza, ovvero nella sua imprevedibilità. Con una prova di orgoglio e trascinata dalle sue due stelle Paul e Harden (57 punti in due su 95), la squadra di Mike D’Antoni impatta la serie sul 2-2 riacquistando il fattore campo perso in gara uno.

Inizio pazzesco dei padroni di casa che subito cercano di imporsi con un parziale immediato di 12 punti aperto da Thompson e chiuso da Durant. Harden e Ariza provano a mantenere in partita i Rockets, ma Golden State continua a spingere mantenendo la doppia cifra abbondante di vantaggio con Curry, Durant e Green che rispondono alle iniziative di Harden. Ottimo finale di quarto di Gordon che mantiene in vita i suoi che chiudono il primo quarto in svantaggio di nove lunghezze. Inizio di secondo quarto equilibrato con Harden e Paul protagonisti, ai quali Golden State riesce a rispondere di squadra nei primi minuti, per poi avere una flessione che permette ai Rockets di riaffacciarsi per il sorpasso che avviene a metà secondo quarto sui tiri liberi di Capela. Thompson prova a rispondere con 5 punti consecutivi, ma Paul e Harden guidano un parziale di 0-12 in favore dei Rockets che dona temporaneamente la doppia cifra di vantaggio agli ospiti. Tre tiri liberi di Durant limitano i danni per la Dub-nation che esce malconcia dai primi due quarti della partita.

Inizio intenso di secondo tempo per i padroni di casa che spingono sull’acceleratore per recuperare una partita sfuggitagli dalle mani: Curry accende la Oracle arena, con dei Rockets che inizialmente reggono l’urto, per poi subire tuttavia la solita fiammata Warriors in cui il numero 30 prende letteralmente fuoco infilanto tre bombe consecutive, donando un nuovo vantaggio Warriors. Houston fatica a tenere il ritmo nonostante le prodezze di Paul e Gordon, precipitando nel giro di pochi minuti da un buon vantaggio a dover recuperare dieci punti al termine del terzo quarto. Nell’ultimo quarto succede invece quello che non era successo nella precedente sfida: la reazione ospite è immediata e violenta con un parziale ad aprire il quarto di 2-15 che ridona nel giro di pochi minuti il vantaggio ai Rockets. Un parziale che tramortisce i californiani sotto i colpi di Paul e Ariza per una partita che gli Warriors provano a rimettere in piedi in extremis senza tuttavia riuscire a cavare il ragno dal buco, con Curry che fallisce sulla sirena il tiro del pareggio. Va quindi ai Rockets un’insperata, ma meritatissima vittoria che riporta in parità una serie ritenuta ormai indirizzata dopo i primi tre quarti di gioco. Fattore campo riconquistato da parte dei Texani che ora saranno chiamati a difendere il campo amico del Toyota Center, nella prossima e quanto mai fondamentale gara 5.

 

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Cristiano Fumagalli
Laureato in lingue straniere, appassionato di sport in tutte le sue espressioni. Cestista di estrazione e grande amante della pallacanestro americana ed europea. Nutro anche una grande passione per il calcio e adoro studiare la sua storia e la letteratura che lo riguarda. Adoro intrattenere conversazioni a tema soprattutto sportivo, sono senza mezzi termini malato di sport, ma credo non esista malattia migliore.