In gara1 è successo di tutto e di più, e si è rivelato fondato il mio stupore verso chi credeva che fosse una serie senza alcuna chance di upset, con Golden State che a detta di quasi tutti avrebbe passeggiato ogni partita. Cleveland ha dimostrato di essere viva, e ha avuto molte delle cose di cui ha bisogno per giocarsela contro i campioni in carica: il dominio a rimbalzo (pazzeschi i 19 rimbalzi in attacco, +15 il divario complessivo sotto i tabelloni), un James dominante (per me più di quanto non lo sia stato in gara7 a Boston), Durant poco efficiente (26 punti ma 8/22 dal campo con 1/7 da 3), sono addirittura riusciti a vincere i 5 minuti in cui LeBron è stato in panchina (+3), e a tratti sono riusciti a togliere ritmo a Golden State. Nonostante i Cavs abbiano avuto una bassa percentuale nei tiri da 3 wide open (6/20 ovvero 30%, laddove in regular season sono stati la miglior squadra con il 42%), sono arrivati probabilmente ad un tiro libero di Hill dal prendersi gara1 e ribaltare il fattore campo. E non è l'unica cosa che dovrebbe dare fiducia e spirito in vista di gara2 a James e compagni, perchè sono stati anche davvero tanti gli errori commessi nella metà campo difensiva, e molti di questi in maniera davvero ingenua. Dall'altro lato anche Golden State ne ha commessi svariati, e alla fine ha probabilmente vinto semplicemente chi ne ha commessi di meno. Dunque in questa analisi ci focalizzeremo in particolar modo su alcuni errori palesi commessi in diffesa dalle due squadre: vedremo quelli di Cleveland, distinguendoli in errori dovuti a mancanza di comunicazione (la stragrande maggioranza) ed errori tecnici, e soffermandoci poi nello specifico su due situazioni riguardanti Curry e Thompson, poi anche gli errori di Golden State, sull'uso del post basso di Cleveland per spezzare i parziali avversari nel terzo quarto ed infine alcune delle cose (diverse dal segnare) che fanno di Green un giocatore fondamentale per la propria squadra.

GLI ERRORI DI CLEVELAND: COMUNICAZIONE DIFENSIVA DA MIGLIORARE

Troppo spesso in situazioni di blocco, con o senza palla, si sono trovati due difensori a marcare lo stesso attaccante, regalando così all'attacco passaggi facili ad un uomo lasciato libero. Dire che Golden State non abbia bisogno di regali mi sembra perfino riduttivo, ed è per questo che Cleveland può - almeno in teoria - sentirsi in condizione di ritentare l'impresa nella prossima gara, perchè il primo aggiustamento da fare è diminuire drasticamente il numero di queste incomprensioni in modo da far sudare maggiormente all'attacco i canestri. Andiamo dunque a vedere ci cosa stiamo parlando. Blocco sulla palla per Curry e Love esce in maniera aggressiva per togliergli il tiro (cosa che non sempre ha fatto, come vedremo in seguito). La difesa funziona, perchè Curry addirittura chiude il palleggio e si libera del pallone. Il problema è che Thompson a questo punto torna su Curry come se il cambio non ci fosse stato, presupponendo che Love ritorni anch'egli sul proprio uomo. Invece rimangono entrambi su Steph e Bell viene pescato tutto solo da Green (e Smith invece di abbracciare KD in area potrebbe fare un passo e magari cercare di intercettare il passaggio diretto a Bell).

Stessa cosa qui, ma in maniera ancora più facile: Love esce aggressivo per cambiare uomo, Smith o non se l'aspetta o si distrae e non prende subito Bell; fatto sta che arriva una comoda schiacciata sull'assist di Curry.

Anche quest'altra sequenza offensiva di Golden State, conclusa da Livingston, nasce perchè due difensori per un attimo sono su Durant.

La sostanza non cambia anche qui: Hill e Smith devono chiaramente cambiare su questo blocco senza palla per Thompson, ma JR ancora una volta non ci capisce molto, così la palla arriva a Green che serve McGee per la schiacciata (che impatto ha avuto Javale! Non mi stupirei di vederlo in campo qualche minuto in più in gara2).

Anche nell'azione, ormai divenuta virale, dell'errore grossolano di McGee tutto solo, alla base c'è il solito problema di due difensori che vanno sullo stesso uomo. Il semplice movimento di Curry ad allargarsi in angolo sfruttando un "blocco non blocco" fa scattare il campanello d'allarme nella difesa, e così sia Love che Thompson finiscono su Curry. McGee rimane tutto solo, ma stavolta i Cavs vengono incredibilmente graziati.

Manca del tutto la comunicazione (e c'è pure un errore di posizionamento) anche in quest'altro blocco senza palla. Innanzitutto Korver probabilmente non chiama il blocco a Jeff Green, che così viene tagliato fuori dall'azione. E il secondo errore è che Korver bracca Livingston manco fosse un tiratore mortifero, quando invece parliamo di un giocatore che nelle quattro stagioni a Golden State ha tentato appena 25 tiri da 3, segnandone 3. Sarebbe bastato staccarsi per negare il passaggio per Durant, e invece arriva un'altra schiacciata.

Anche nel possesso che ha chiuso i giochi nell'overtime non si sono intesi due difensori, stavolta Hill e Love, regalando la schiacciata a Livingston.

Dato che abbiamo parlato del mancato aiuto di Korver che marcava Livingston, mi aspetto che dalle prossime partite i Cavs comincino ad essere ancora più aggressivi nel non marcare i non tiratori di Golden State, i quali oltre a Curry, Thompson e Durant - dal punto di vista strettamente numerico - non hanno chisà quante minacce credibili da dietro l'arco. Vedere di nuovo una penetrazione così comoda di Curry da dietro la linea dei 3 punti fino al ferro, senza un aiuto nè di Hill che marca Green nè soprattutto di Love che è su Looney, potrebbe far impazzire coach Lue.

Anche su questo pick&roll di Curry, James non può cambiare su Looney e restargli vicino come se fosse un tiratore: o, prevedendo il tentativo di entrata, comincia ad andare anche lui verso il ferro per cercare la stoppata, oppure Smith - che marca Green in area - deve aiutare sulla penetrazione e James scalare su Green. Sicuramente non puoi concedere due punti così facili.

In apertura abbiamo parlato di due situazioni specifiche riguardanti Thompson e Curry che anche avevano dato problemi alla difesa. Una vede Thompson in veste di bloccante, e quando si apre per tirare la difesa ancora una volta non sa bene che fare. Qui gli regala un tiro da 3...

...e qui un canestro da due, anche se in realtà Steph non si accorge che mentre sta pensando di passare viene in realtà lasciato solo e libero di tirare:

L'altra situazione riguarda invece il cambio di Love su Curry. Non basta decidere di cambiare, perchè c'è modo e modo di effettuare il cambio, e in particolare contro un giocatore come Curry devi avere le idee chiare. La maniera giusta è quella attuata da Love nella prima clip mostrata in quest'analisi, mentre nelle due che trovate di seguito dà troppo spazio allo Splash Brother per tirare da 3. L'obiettivo del lungo di Cleveland deve essere quello di spingerlo dentro, dove devono poi arrivare gli aiuti.

GLI ERRORI DIFENSIVI DI GOLDEN STATE: DISATTENZIONI SOPRATTUTTO INDIVIDUALI

Non è che i Warriors non sono stati immuni da errori difensivi, anzi. Basti pensare che i quattro lontano dalla palla non possono vedere il miglior giocatore del mondo arrivare in palleggio lungo la corsia sinistra del campo e disinteressarsene. In particolare West, che dovrebbe dare una mano in aiuto dal momento che marca una non minaccia dal perimetro quale Nance, non può addirittura voltarsi e dare le spalle alla palla.

In quest'altra azione Golden State impegna due uomini per difendere sul pick&roll giocato da James, e da qui Cleveland muove bene la palla, ma la difesa lavora ottimamente e annulla il vantaggio che aveva l'attacco. Jeff Green è quasi sulla linea di fondo e sembra poter essere una vittoria per la difesa, ma Looney perde totalmente di vista James (non uno qualsiasi, ma proprio James!) e questo taglia ed inchioda la schiacciata.

Su questo cambio invece Curry non può rimanere così vicino a James, perchè vuol dire essere battuto al 100%. E una volta che ha preso velocità, buona fortuna per chiunque volesse tentare di fermarlo...

A 35 secondi dal termine del quarto quarto e col punteggio in parità, è invece Durant a commettere un errore notevole. Prevede che LeBron tenterà di sfruttare il blocco e cerca di anticiparlo in modo da evitare il cambio, ma invece di fatto concede una corsia di penetrazione invitantissima a James, che va a segnare il canestro del momentaneo +2.

Anche i due tiri liberi di Hill negli ultimi secondi nascono da un errore individuale, stavolta di Green, che si addormenta a guardare LeBron, perdendo totalmente di vista il proprio uomo, sul quale Thompson deve spendere il fallo.

Naturalmente stiamo parlando della stessa squadra che è invece capace di ruotare così dopo aver portato un raddoppio su James quasi a metà campo. E qui la giocata chiave la fa Durant, che nel closeout su Clarkson posiziona il proprio corpo in modo da impedirgli il passaggio in angolo - su cui non potrebbe ruotare nessuno - portandolo invece esattamente verso dove sa che sta arrivando in recupero Livingston.

IL POST BASSO HA ANCORA UNA SUA UTILITÀ

Con i sempre più frequenti cambi del basket moderno, avere un lungo capace di punire i mismatch sta diventanto sempre più importante. Ed è singolare che Cleveland abbia usato proprio quest'arma per smorzare i due tentativi di fuga di Golden State nel terzo quarto.

I TANTI MODI DI DRAYMOND GREEN PER LASCIARE IL SEGNO

Per concludere, voglio mostrare tre clip in cui c'è tutta l'essenza di Draymond Green e nelle quali possiamo apprezzare le giocate con le quali compensa abbondantemente un tiro dalla distanza non sempre affidabile. Nella prima lo vediamo dimenarsi dietro Love per rendergli difficile la ricezione in post basso, e alla fine riesce anche a sporcare il passaggio producendo una palla recuperata.

Nella seconda lo vediamo prima aiutare in area per assicurarsi che non sia possibile un lob per Nance, e subito dopo arrivare in tempo su Korver per stoppare il suo tiro da 3.

E infine nell'ultima clip fa le due giocate che di fanno hanno spezzato le gambe ai Cavs. Nella metà campo difensiva vede i problemi difensivi del duo Durant-Curry sul gioco a due tra Hill e James, e con una lettura perfetta ruota tempestivamente dalla punta per andare a stoppare il play avversario.

Poi sulla transizione riceve palla da Steph e nel momento in cui effettua il primo palleggio ha già gli occhi su Thompson, prevedendo che quest'ultimo avrebbe continuato il taglio per andarsi a posizionare nell'angolo. E così, dopo essersi assicurato di avere l'attenzione del difensore di Thompson, serve il compagno in angolo per la tripla del +5.

Cleveland ha sfiorato quella che sarebbe stata a tutti gli effetti un'impresa, e la strada verso gara2 comincia dal diminuire il numero di disattenzioni come quelle analizzate qui. I due coaching staff avranno molto da fare in questi giorni di riposo, e decideranno anche se e quali modifiche apportare alle rotazioni (curioso che sia il quintetto più usato in gara1 da Golden State che da Cleveland abbiano entrambi plus/minus negativo, per nba.com).

La serie è viva, gara2 ci darà altre risposte. Godiamocela.