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NBA Finals, a Cleveland è tempo di gara-3

Alla Quicken Loans Arena i Cavs si giocano la possibilità di rimontare Golden State: LeBron James all'assalto dei campioni in carica.

NBA Finals, a Cleveland è tempo di gara-3
LeBron James. Fonte: NBA/Twitter
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Di Andrea Russo Spena

Gara-3 delle NBA Finals 2018 (in programma stanotte in Ohio, alle ore 3 italiane, diretta Sky Sport) è una partita da vincere per i Cleveland Cavaliers che, sotto 0-2 nella serie, ritrovano il parquet amico della Quicken Loans Arena per mettere pressione ai Golden State Warriors. LeBron James e compagni contro i Dubs, per quarantotto minuti o più di pallacanestro che diranno molto delle speranze di titolo dei Cavs: in caso di vittoria Cleveland potrà coltivare sogni di rimonta, magari come nel 2016, mentre un'eventuale sconfitta chiuderebbe in anticipo i conti in favore dei californiani di Steve Kerr. Questi gli argomenti di maggiore interesse alla vigilia di gara-3. 

- Il fattore campo e l'intensità dei Cavs. Durante questi playoffs i Cleveland Cavaliers hanno sempre vinto alla Quicken Loans Arena, eccezion fatta per gara-1 della serie di primo turno della Eastern Conference contro gli Indiana Pacers. Davanti al pubblico amico i compagni di squadra di LeBron si esaltano: generalmente salgono le percentuali dall'arco e il livello di intensità sui due lati del campo. Condizione necessaria - ma non sufficiente - per battere questi Warriors.

- LeBron James. Contro gli aggiustamenti di Steve Kerr dopo un'incredibile gara-1, ci si attende una partenza lanciata di LeBron, unico faro di Cleveland. Dal suo atteggiamento dipenderà il rendimento dei suoi compagni di squadra, un supporting cast chiamato a salire di colpi.

- Rodney Hood, jolly di Lue. Ostracizzato in questi playoffs, l'ex giocatore degli Utah Jazz avrà più minuti a disposizione in gara-3, dopo aver fatto la comparsa a Oakland. Tiratore sugli scarichi, sarà chiamato a dare un contributo realizzativo importante e a resistere difensivamente contro le giocate di flusso di Golden State.

- Andre Iguodala, ancora in dubbio. Come spiegato da Steve Kerr, le condizioni di Iguodala sono in miglioramento. L'infortunio al ginocchio sinistro è in via di risoluzione, e Iggy potrebbe essere della contesa già da gara-3. Dalla panchina o dalla palla a due? Tutto da verificare, perchè la serie è ancora lunga: l'MVP delle Finals 2015 sarà comunque pronto per gara-4.

- L'atteggiamento dei Warriors. "Non ho bisogno di spiegare ai ragazzi cosa ci attende, ci sono già passati". Pensieri e parole di Steve Kerr, in riferimento a quanto accaduto due anni fa, quando i suoi sprecarono un vantaggio di 2-0 e poi di 3-1. Golden State ha bisogno di concentrazione e del suo killer istinct per non far rientrare in carreggiata Cleveland e LeBron James, con tutto ciò che questo comporterebbe sul piano emotivo. 

- Kevin Durant e Steph Curry. Negli Stati Uniti non si fa altro che parlare di chi vincerà il premio di MVP delle Finals, dando per scontato che i Warriors si aggiudicheranno la serie. Curry è reduce da una gara-3 chiusa con i fuochi d'artificio, mentre KD è stato chirurgico sui due lati del campo. Golden State non può prescindere dal lavoro dei suoi giocatori migliori, con Klay Thompson e Draymond Green sempre presenti. 

- I dubbi in quintetto. Da una parte Lue deve decidere se confermare il doppio lungo, dall'altra Kerr convive con il dubbio Iguodala. JaVale McGee è favorito per partire da centro, con Kevon Looney in panchina.

- Obiettivo Cavs. Vincere, darsi una chance, innescare il tarlo del dubbio nella mente degli avversari, tornare a Oakland per gara-5 e magari per gara-7. Al momento sembra utopia, ma con LeBron James in campo nulla è impossibile.